Un’ anziana signora nel 2012 ha pagato un farmaco due euro meno del dovuto e ora l’Asl li rivuole.
Ha davvero l’incredibile la storia di Angiola Neri, un’ anziana di 81 anni, colpevole di aver sbagliato la compilazione di un’autocertificazione e di aver quindi comprato un farmaco due euro in meno di quanto avrebbe dovuto. Ora l’Asl se n’è accorta ed ha deciso di rivalersi sull’anziana signora.
L’incredibile vicenda si è verificata ad Imola, città nella quale vive l’anziana signora che si è vista recapitare a casa una richiesta di pagamento dell’importo di due euro per lo sconto indebito di cui ha usufruito la signora.
Nella lettera ricevuto dall’anziana si legge che in seguito a dei controlli incrociati risulta l’attribuzione di un’esenzione del ticket indebita per via di un’autocertificazione erroneamente compilata dalla donne, nella quale quest’ultima non dichiarava il reddito del marito.
Per via di questo errore la donna due anni fa ha comprato un farmaco due euro in meno. Adesso, l’Asl chiede all’anziana di recarsi presso uno sportello del Cup di Imola per versare i due euro e per mostrare il certificato di esenzione e chiederne l’annullamento.
Una storia davvero incredibile vista la cifra irrisoria richiesta all’anziana, che ha dichiarato ai giornalisti di avere intenzione di procedere senza dubbio al pagamento, ma decisamente sorpresa da comunicazioni tanto perentorie ed ufficiali per una somma tanto piccola.
L’anziana signora, infatti, non si è appropriata dell’esenzione volontariamente ma in seguito ad un errore e per questo non ha alcuna intenzione di sottrarsi al suo “debito”. Una vicenda che sta davvero facendo discutere per via della cifra irrisoria richiesta alla donna in una maniera tanto eclatante, con tanto di documentazione in duplice copia, e tempi di scadenza.
L’anziana ha, quindi, dichiarato che quanto prima regolarizzerà la sua situazione e che si recherà allo sportello del Cup della sua città come richiesto.