Tornano a manifestare dopo cinque mesi i Sicobas, che protestano contro le condizioni di lavoro che vi sono al Caat. Una notte di tensione ha caratterizzato Torino e la situazione è peggiorata quando un gruppo di antagonisti ha cominciato a lanciare pietre, bulloni e petardi contro la Polizia e i Carabinieri, che hanno reagito con lacrimogeni e cariche di alleggerimento. A manifestare erano poco più di duecento persone, che si erano dati appuntamento per mercoledì sera davanti ai mercati generali.
Sulle bandiere rosse campeggiava la scritta “Autonomia contro potere” e accanto gli striscioni che riportavano “contratto unico per i lavoratori del Caat”. Il Sibocas denuncia una situzione di emergenza, che vede circa un migliaio di lavoratori regolari e un altro migliaio di lavoratori irregolari, oltre ad un facchinaggio gestito da circa dieci cooperative, molte delle quali hanno sistemi assurdi e tengono lavoratori “sottopagati, spesso in nero, e in condizioni di schiavitù”. Il Sicobas torna a reagire e denuncia che la situazione è identica a cinque mesi fa, e che non è cambiato nulla. Allora si verificò anche un incidente: un grossista infatti aveva tentato di forzare il blocco ai cancelli ma aveva investito con l’auto tre manifestanti, che erano rimasti lievemente feriti e aveva anche sfiorato due agenti.
Anche la scorsa notte ci sono state scene di guerriglia, che hanno visto gli antagonisti affrontare le forze dell’ordine a volto coperto, e hanno anche preso dei cassonetti per porli come barricate. In tutto questo scompiglio una persona si è sentita male, un ambulante 49enne di Givoletto (Torino). L’uomo aveva litigato con un antagonista, pretendendo di entrare con la sua vettura ai mercati generali. Un giovane lo aveva insultato e gli aveva detto: “Non vedi che c’e’ lo sciopero, dove vuoi andare?“. L’uomo ha risposto: “Io devo lavorare“, ma forse per l’agitazione e la rabbia, è stato colto da un malore e si è accasciato a terra. Immediatamente è arrivato il 118, che era già sul posto con una ambulanza, e si è attivato per eseguire un massaggio cardiaco, ma purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto e sfortunatamente ha pagato senza essere stato la causa di quella guerriglia.