Nelson Mandela viene celebrato il giorno 18 luglio, giorno della sua nascita, colui che per primo parlò di segregazione razziale, per questo, oggi come non mai, le nuove generazioni sentono sempre di più la necessità di essere loro stesse il motore per il cambiamento che vogliono vedere nel mondo.
A volte spetta a una generazione essere grande. Potete essere voi quella generazione. Il monito di Nelson, (“Sometimes it falls upon a generation to be great. You can be that generation”) è stato un politico e attivista sudafricano, presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999. Antagonista, con il predecessore Frederik de Klerk, dell’apartheid e insieme a questi insignito del premio Nobel per la pace nel 1993, Mandela fu il primo presidente sudafricano non bianco a ricoprire tale carica; attivista per i diritti civili e avvocato, aveva scontato 27 anni di carcere per la sua lotta al segregazionismo razziale.
Mandela fu per tutta la vita un convinto cristiano, di confessione metodista. Sua madre, dopo la conversione al cristianesimo, fece battezzare il piccolo Madiba nella Chiesa metodista, e soprattutto lo iscrisse nelle scuole di questa chiesa: fu proprio la prima maestra a decidere che il nome Rolihlahla era troppo complicato e a ribattezzare il ragazzo con il nome, molto inglese, di Nelson.
Nacque il 18 luglio 1918 nel villaggio di Mvezo a Umtata, allora parte della Provincia del Capo in Sudafrica. Iniziò gli studi di legge alla University College of Fort Hare. Mandela fu coinvolto nell’opposizione al minoritario regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali e civili alla maggioranza nera sudafricana, che gli costò l’espulsione dall’istituzione accademica. Unitosi all’African National Congress nel 1942.
Tra la fine degli anni ’50 e i primi ’60 fu anche membro del Partito comunista sudafricano. Per tutti i successivi 26 anni, Mandela fu sempre maggiormente coinvolto nell’opposizione all’apartheid, e lo slogan “Nelson Mandela Libero” divenne il grido di tutte le campagne anti-apartheid del mondo. Durante i suoi 27 anni di detenzione, Mandela lesse molti testi, poemi, poesie liriche, libri in lingua afrikaner (olandese) e inglese, lingua che nel corso della detenzione imparò a perfezione conoscendo grammatica e parlato del gergo comune.