La sua foto fece il giro del mondo, commuovendo centinaia di migliaia di persone grazie allo scatto che lo ritraeva mentre il padre disabile lo sollevava giocosamente verso il cielo. Oggi il piccolo Mustafa, bambino siriano nato senza arti a causa del gas nervino utilizzato durante la guerra in Siria, è diventato fratello maggiore.
La piccola Maria è infatti venuta al mondo nella mattinata di lunedì 18 luglio all’Ospedale di Siena. “Ho scelto questo nome perché sono molto legata alla Vergine Maria” aveva detto Zeynab, la madre di Mustafa, qualche mese fa quando fu diffusa la notizia che a luglio sarebbe nata la secondogenita della famiglia.
Sia la bambina che la mamma, che ha partorito tramite cesareo, stanno bene, secondo quanto riferito dalla Caritas diocesana di Siena Colle di Val D’Elsa-Montalcino. “Alla neonata e alla famiglia rivolti gli auguri più affettuosi da tutta la Chiesa di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, affinché questa nascita sia l’inizio di un nuovo cammino“, legge il comunicato rilasciato.
A settembre la famiglia si trasferirà a Budrio, in Emilia Romagna, dove presso il Centro Protesi Inail avrà inizio il percorso riabilitativo del bambino di 6 anni e del padre Munzir, 35enne che ha perso una gamba a causa di una bomba durante il conflitto. “È un sogno per noi essere a Budrio, non vediamo l’ora di tornare per iniziare le cure“, aveva detto Zeynep.
La famiglia El-Nezzel è diventata famosa a livello mondiale grazie al noto scatto, realizzato dal fotografo Mehmet Aslan ed intitolato “La difficoltà della vita“, che vinse un premio ai Siena International Photo Awards (SIPA), aiutando a raccogliere 100mila euro per donare delle protesi a Mustafa e Munzir. A gennaio il trasferimento della famiglia in Italia, dove sono stati accolti dalla Diocesi senese in attesa di organizzare un percorso riabilitativo per i due.