Da non confondere con il bonus di 200 euro una tantum, che verrà corrisponto appunto solo per una volta, il Governo apre ad una riforma a ancora più allettante. Qualora venisse approvata, gli italiani potrebbero ritrovarsi una bella somma in più sullo stipendio, grazie alla quale potrà far fronte all’inflazione galoppante degli ultimi mesi.
Grazie a questa misura, l’Italia asseconderebbe anche le richieste dell’ Unione Europea che, soprattutto negli ultimi tempi, ha contestato gli stipendi troppo bassi nel ‘bel Paese’. Al momento il Governo italiano è al lavoro per cercare di capire dove reperire le eventuali coperture di questa importante riforma: ecco alcune ipotesi.
200 euro per sempre
Nelle ultime settimane si è discusso molto in merito alla legge sul salario minimo, viste anche le evidenti pressioni dell’Europa in merito. L’Italia è infatti una delle poche nazioni europee in cui manca una legislazione del genere, con la conseguenza che negli ultimi 30 anni la nostra nazione è l’unica che ha fatto registrare un trend negativo in merito alla crescita dei salari.
Con il dilagare dell’inflazione, che ha raggiunto livelli mai visti dal 1986, la questione è diventata decisamente impellente e non più prorogabile. Gli aumenti vertiginosi dei prezzi dei beni di prima necessità, delle bollette e della benzina stanno stringendo sempre di più il cappio intorno al collo degli italiani, ormai dissanguati da una crisi economica di questa portata.
Per questo, su proposta del Segretario Generale della CGIL, il Governo sta pensando seriamente di provvedere ad una riforma strutturale grazie alla quale a tutti i lavoratori sarà corrisposta una cifra di 200 euro al mese per sempre. Questione di non poco conto è capire dove trovare i fondi per una misura così importante, l’ipotesi più gettonata finora è quella del taglio del cuneo fiscale, che penalizzerebbe però i pensionati. Per questo motivo il Governo è al lavoro per cercare trovare una soluzione che non pregiudichi però nessuno e di cui tutti potranno beneficiarne.