Gran parte della Penisola si trova a fare i conti con il problema della crisi idrica. A causa della prolungata assenza di piogge, i corsi d’acqua in tutto il centro-nord stanno facendo segnare livelli d’emergenza. Il cambiamento climatico è già una amara realtà di cui stiamo paghiamo le prime conseguenze, occorre muoversi al più presto per cambiare le cose.
Per far fronte a questa crisi, gli amministratori locali stanno promulgando le prime ordinanze per cercare di limitare quanto più possibile lo spreco di acqua. Sta facendo molto discutere a tal proposito il caso di un comune emiliano, dove il Sindaco ha previsto una misura alquanto bizzarra ai parrucchieri e barbieri: ecco di cosa si tratta.
L’ordinanza del Sindaco
Il problema è ormai di una gravità estrema, al punto che si paventa l’ipotesi di procedere con i razionamenti dell’acqua. In molti comuni italiani i Sindaci hanno firmato le ordinanze per centellinare l’uso dell’acqua, emblematico a tal proposito il caso di Castenaso, un piccolo comune alle porte del bolognese, salito alla ribalta in queste ore per le prescrizioni date ai barbieri.
Secondo quanto stabilisce l’ordinanza firmata dal sindaco Carlo Gubellini, i barbieri sono tenuti d’ora in poi ad effettuare un solo lavaggio dei capelli ai clienti, questo naturalmente nell’ottica di limitare lo spreco d’acqua. Il testo dell’ordinanza entra persino nel merito della prescrizione, spiegando come ogni rubinetto aperto per un minuti eroghi ben 13 litri al minuto, un vero spreco inutile.
Intervistato dal Corriere di Bologna, il Sindaco ha spiegato che questa misura consentirà di risparmiare migliaia di litri d’acqua al giorno: “Nessuno ha protestato hanno capito la ratio dell’ordinanza, che non è vessatoria“. Insomma, i parrucchieri di Castenaso pare l’abbiano presa bene, in questo momento così delicato è necessario che ognuno faccia il suo per far fronte a questa crisi idrica.