WhatsApp: in preparazione la funzione per ripristinare i messaggi cancellati

Il rilascio da Menlo Park di una beta di WhatsApp per Android ha permesso di scoprire a cos'altro stiano lavorando i tecnici di Will Cathcart, il CEO di WA, al momento focalizzati sul consentire di ripristinare i messaggi cancellati.

WhatsApp: in preparazione la funzione per ripristinare i messaggi cancellati

Ultimamente, la fucina creativa della chat app WhatsApp è in pieno fervore, basti pensare alla messa a disposizione, per tutti, delle Reactions e, solo in ordine di tempo, l’avvistamento della funzione, in sviluppo, che permetterà di modificare un messaggio inviato. Anche i messaggi effimeri hanno ricevuto le dovute attenzioni, tanto che in futuro potrebbero guadagnare l’opzione per conservare alcuni messaggi in vanishing mode,

A tale miglioria, però, potrebbe aggiungersene pure un’altra, che permetterebbe di rispondere a un’esigenza evidentemente sentita come forte dall’impressionante base d’uso della messaggistica istantanea di Menlo Park.

I noti feature tracker di WABetaInfo hanno analizzato il codice della beta release 2.22.13.5 di WhatsApp per Android, scaricabile dal Play Store (dopo essersi messi nella lista degli sperimentatori) o da ApkMirror, desumendone le tracce di una funzione, che a oggi manca, ma che potrebbe far la sua comparsa anche in WhatsApp per sistemi Desktop e per il mondo iOS. Nello specifico, si tratta di una funzione per “risuscitare” un messaggio defalcato via cancellazione. 

La novità in questione non permetterà di riesumare per tutti un qualcosa di eliminato, ma funzionerà solo a certe condizioni. In particolare, si potrà richiamare solo i messaggi cancellati per se stessi (per me): a tal proposito, in basso, il pop-up che avviseràdel messagio cancellato, conterrà pure il pulsante “Undo”(Annulla) che, se premuto per tempo, prima che l’avviso scompaia (entro pochi secondi), permetterà di riportare indietro dall’oblio quanto si era così cancellato.

Al momento, fanno osservare i leaker, installare la beta in questione non serve a molto: anche avvalendosene, la funzione di cui sopra non è palese in quanto ancora in sviluppo e attivata artificiosamente nel back-end della piattaforma (cioè “forzata”). Non vi sono, tra l’altro, neanche le tempistiche lascino intuire un timing per il suo rilascio che, sempre che venga confermato, avverà di sicuro, prima che nella versione stabile dell’app, nelle sue iterazioni beta, per raccogliere i feedback necessari a correggerne gli errori e/o a migliorarne il funzionamento in vista del suo “day-one”. 

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