Era la metà di Marzo quando, nel corso di una conversazione al SXSW, il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, preannunciò l’imminenza dello sbarco degli NFT, token non fungibili, su Instagram. Nelle scorse ore, l’attesa in merito si è conclusa, con il responsabile del photo-sharing, Adam Mosseri, che ha confermato l’avvio di un test che porterà (circa 323 giorni dopo la relativa scoperta ad opera del leaker Alessandro Paluzzi) gli NFT agli instagrammers.
Secondo quanto riferisce il portale CoinDesk, ma anche attingendo alle dichiarazioni ufficiali di Mosseri, Menlo Park ha preso a testare, con alcuni utenti negli USA, la funzione nota come Digital Collectibles, che permette agli utenti di condividere gli NFT, creati o acquistati (inizialmente sulle blockchain di Ethereum e Polygon, e presto anche su quelle di Flow e Solana) senza alcuna commissione legata alla pubblicazione o condivisione degli stessi (che potrà essere seguita nelle Storie, nel Feed stesso, o nei messaggi privati DM).
Collegando i portafogli digitali di terze parti (wallet) di Trust Wallet, Rainbow, e MetaMask, gli utenti di Instagram potranno dimostrare la proprietà degli NFT, taggare coloro che li abbiano creati, mostrare questi oggetti digitali sui propri profili. La natura embrionale del test è stata motivata da Mosseri con l’esigenza di raccogliere i feedback dai primi adopters della novità, visto che Instagram è una piattaforma sostanzialmente centralizzata che dovrà imparare da quest’esperimento relativo alla distribuzione del potere e della fiducia.
In una chiacchierata col famoso Youtuber Tom Bilyeu, Mark Zuckerberg, nelle stesse ore del varo dei Digital Collectibles su Instagram, ha anticipato che qualcosa di simile arriverà pure su Facebook e, tornando al photo sharing, ha aggiunto che in futuro nelle Storie arriveranno anche degli NFT in realtà aumentata che, tramite la piattaforma proprietaria Spark AR, potranno essere collocati in qualità d’arte digitale negli spazi fisici della realtà.
Infine, Alexandru Voica, portavoce per le comunicazioni tecniche di Meta, ha spiegato che, nel Metaverso, gli utenti potranno comprare, scambiarsi e adoperare oggetti digitali, tra cui proprio gli NFT, da cui l’azienda di Menlo Park è partita visto il loro forte potenziale economico, anche se questi prodotti digitali sono solo una delle forme di Web3 che stanno esplorando visto che “ridurranno i costi, espanderanno l’accesso e accelereranno l’innovazione per i creatori e le persone in tutto il mondo“.