Verona, istruttore militare dà un calcio alla recluta per una merendina: condannato

In una caserma militare di Verona, un istruttore ha sferrato un calcio al costato alla recluta che non aveva portato a termine l'esercizio e preso una merendina mettendola nel suo armadietto.

Verona, istruttore militare dà un calcio alla recluta per una merendina: condannato

I casi di sudditanza fisica e psicologica possono costare molto cari, soprattutto se si è un istruttore militare e si tende a esercitare il proprio potere con metodi non sempre corretti. A Verona, un istruttore militare, trovando una merendina, tra l’altro vietata, nell’armadietto di un commilitone, ha pensato di fargliela pagare. Ha sottoposto tutta la camerata alle flessioni e, nel momento in cui il commilitone non ha portato a termine l’esercizio, ha deciso di tiragli un calcio nel costato

L’istruttore militare, in seguito a questo suo comportamento, è stato condannato a cinque mesi e dieci giorni, oltre al pagamento di una sanzione del valore di 3 mila Euro. Una condanna emessa dal Tribunale militare di Verona, ma che nella giornata di martedì 12 aprile, ha trovato conferma anche nell’appello a Roma. 

L’episodio risale al settembre 2017 quando il commilitone ha nascosto nel suo armadietto una merendina, vietata tra l’altro, dalle norme del regolamento. Non appena è stato scoperto, tutti i compagni hanno dovuto fare le flessioni, ma la recluta, avendo sbagliato l’esercizio, ha ricevuto un calcio al costato. Il ragazzo è andato a medicarsi, ma non ha raccontato nulla di quanto successo. 

Il giorno dopo, quando è tornato a casa dai genitori, ha raccontato tutto alla famiglia che lo hanno spinto a denunciare. Gli altri suoi compagni hanno negato qualsiasi gesto violento da parte dell’istruttore nei suoi confronti, ammettendo di non aver visto nulla, mentre il responsabile ha respinto ogni accusa al mittente.

A quel punto, mostrando sia il referto che parla di contusione al torace, ma anche la testimonianza che affermano che il giovane avesse dolore la sera del ricevimento per il colpo subito, l’istruttore è stato condannato con la sentenza definitiva giunta dalla Cassazione di Roma, dopo quella del Tribunale militare di Verona, per cui deve ora pagare un’ammenda. 

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