Secondo gli ultimi dati noti, WhatsApp ha oltre 2 miliardi di utenti, che ogni giorno inviano qualcosa come 100 miliardi di messaggi testuali. Dal 2013, però, WhatsApp ha introdotto anche le interazioni vocali (sempre protette dalla crittografia end-to-end), molto apprezzate perché permettono di aggiungere quel tocco di espressività che manca alle parole scritte, ma anche perché in alcune aree del mondo, come Africa e India, si parlano molte lingue che, però, non vengono ugualmente intese sul piano dello scritto.
Ciò ha portato a un ragguardevole risultato, con Menlo Park che ha reso noto d’aver raggiunto, su WhatsApp, la media di 7 miliardi di messaggi audio inviati ogni dì. Per celebrare questo risultato, il team del CEO Will Cathcart ha ricordato le funzioni messe a disposizione, con annesso roll-out già avviato in alcuni casi, per i messaggi vocali.
Secondo quanto riportato in un changelog via infografica, WhatsApp ha introdotto la possibilità di stoppare la registrazione di un messaggio audio, per poi riprenderla, evitando quindi tutti quei casi in cui occorreva registrare da capo se interrotti per un qualche motivo. Non meno importante è la funzione dell’anteprima bozza, che permette di riascoltare un messaggio vocale prima di inviarlo, magari per essere certi di non aver dimenticato nulla.
Con la funzione relativa alla visualizzazione della forma d’onda, il suono viene rappresentato visivamente, in modo da aiutare a seguire meglio le registrazioni, o anche per individuare a colpo d’occhio dove siano le pause e il parlato. Con il player globale, arriva la riproduzione fuori dalla chat di origine: in pratica, non è più necessario restare a fissare una finestra di chat mentre si ascolta un prolungato messaggio ma, anzi, è possibile continuare a riprodurlo nel mentre, in ottica multi-tasking, si leggono ad esempio altri messaggi.
In favore dei messaggi regolari e di quelli inoltrati diventa possibile adoperare la riproduzione accelerata, a 1.5x o 2x, in modo da conservare la comprensione del messaggio pur “sbobinandolo” a una velocità più elevata di quella originale. Infine, un’altra funzione che potrebbe tornare utile nell’impiego dei messaggi vocai e delle note audio è quella che ricorda la riproduzione tal che, in pratica, interrompendo la riproduzione di un messaggio audio, nel tornare alla chat ove era presente, il sistema ricorda a che punto si era arrivati prima di fermarlo, e permette di riprenderne la riproduzione da quel momento.