Macabro ritrovamento, ieri mattina, 29 marzo 2022, a Trieste. Parlo di una triste storia, caratterizzata, probabilmente, da abbandono, solitudine, sofferenza, noncuranza.
Per ricostruire la vicenda sarebbe opportuno scavare addietro, nel vissuto di un corpo che potrebbe ancora parlare, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo.
L’accaduto
Ieri mattina i funzionari dell’Inps, nell’effettuazione di un regolare controllo amministrativo, hanno suonato alla porta di un’anziana, senza ricevere alcuna risposta. E’ proprio a quel punto che si sono insospettiti e hanno deciso di chiamare i soccorsi per cercare di capire se fosse successo qualcosa alla povera donna che abitava in quell’abitazione.
E’ a quel punto che i sanitari e la polizia locale, dopo aver fatto il loro ingresso nell’appartamento della donna, situato in centro a Trieste, si sono trovati di fronte una scena che mai avrebbero voluto vedere: il suo cadavere mummificato con accanto lo scheletro del suo gatto, probabilmente morto di stenti, qualche giorno dopo il decesso della sua padrona.
L’anziana, nata nel 1933, secondo i rilievi, sarebbe morta anni fa. Il cadavere, infatti, era irricononoscibile. La notizia del macabro ritrovamento si è rapidamente difusa e i media locali hanno precisato che la donna, deceduta anni fa, aveva una sorella con cui, da diverso tempo, aveva litigato, rompendo ogni rapporto con lei. I sanitari hanno trovato alcuni prodotti alimentari scaduti nel 2018 e questo è stato uno dei pochi inidizi a disposizione per risalire a una data orientativa del decesso della donna.
Dagli accertamenti è emerso che la donna viveva in condizioni di abbandono. Nessuno si sarebbe accorto della sua scomparsa perché l’anziana non aveva parenti né vicini di casa. Nel suo condominio, infatti, ci sarebbero soltanto uffici.Cosa è accaduto nel suo appartamento? Quali sono le cause del decesso di quest’anziana? Sono tanti gli interrogativi cui, in queste ore, si cerca di trovare una risposta.