Una storia terribile, quella che arriva da Melbourne…una storia avvolta nel mistero, su cui si sta cercando di far chiarezza. E’ giallo, infatti, sul ritrovamento di 3 cadaveri in decomposizione all’interno di un’auto in un parcheggio cittadino.
I corpi sono quelli della 35enne Andrea Langhurst e dei suoi gemellini di 3 anni, Olivia e Adam Dreyer. Di Andrea sappiamo che affittava stanze ogni giorno fino a quando, per problemi finanziari legati anche alla sua tossicodipendenza e alla pena detentiva del padre dei suoi figli, ha deciso di trasferirsi a vivere da una villa nella sua auto.
La ricostruzione della tragedia
La donna è stata rinvenuta con la cintura ancora allacciata, mentre i suoi piccoli, deceduti, erano sui sedili di dietro e la vettura aveva i finestrini appannati. Sono stati i residenti del quartiere, pur non riuscendo a vedere chi ci fosse all’interno del veicolo, ad allertare la polizia, colpiti dal nauseabondo odore che proveniva dall’automobile, fino alla tragica scoperta.
Sono tantissime le cose da chiarire. Non si sa, al momento, per quanto tempo la famiglia sia rimasta nel mezzo e la data esatta del decesso. Mentre si attendono gli esiti dell’esame autoptico sui tre corpi e degli esami tossicologici, l’ipotesi più accreditata dagli investigatori, allo stato attuale, è che tutti e 3 siano morti nello stesso momento.
Si spera che i filmati delle telecamere di sorveglianza abbiano immortalato quando la donna ha parcheggiato l’auto e se, prima del tragico epilogo, abbia avuto contatti con qualcuno. Le indagini della polizia non tralasciano nessuna pista ed è il padre stesso della vittima a fornire il suo pensiero sull’accaduto, ritenendo che i precedenti con la droga di Andrea possano aver avuto un ruolo nella tragedia.
L’uomo, che non riusciva a mettersi in contatto con la figlia dall’11 marzo, ha dichiarato: “I gemelli erano il suo orgoglio e la sua gioia. Tutto quello che riesco a pensare è che forse la macchina era in funzione e lei si è addormentata” , aggiungendo: “La stavamo cercando e non sapevamo nulla di lei. Era insolito. Non avevamo contatti quotidiani, ma era molto tempo. Era uno spirito libero, intelligente e bella. Ma ha vissuto la sua vita a un ritmo difficile. “È solo una tragedia”. Andrea Langhurst era stata arrestata in passato con l’accusa di droga e nel 2010 ha dovuto scontare una condanna per possesso di ossicodone. Tuttavia, suo padre ha sottolineato che l’ultima volta che l’ha vista stava molto bene.