È stato un pomeriggio terribile per la nave della Marina Militare, rientrata al porto di Taranto, nella giornata di mercoledì 16 marzo, dal momento che un gruppo di pacifisti ha lanciato pietre e anche insulti al grido di “Assassini, vergogna”. La nave Carabiniere, una fregata della Marina Militare Italiana, stava tornando in seguito a una esercitazione e sicuramente non si aspettava di ricevere epiteti del genere.
Come spesso accade, sui social si sono scatenati e tra gli utenti si leggono messaggi di supporto, come il seguente: “I nostri militari non meritano l’epiteto di assassini, visto che sono in servizio per difenderci e dovremmo solo ringraziarli”. Un episodio che non lascia nessuno indifferente, a cominciare dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
Lo stesso Ministro afferma che, anche se si tratta di una minoranza rispetto agli italiani che supportano determinati valori, è molto preoccupante la violenza con cui la nave è stata accolta in porto. Il Ministro Guerini afferma: “Si tratta di azioni che si condannano da sole. Voglio esprimere la mia vicinanza all’equipaggio del Carabiniere e a tutta la famiglia della Difesa”.
Un gesto che fa molto male, compiuto da persone che si fingono pacifiste, ma che in realtà sono violente e che non fa che svilire il lavoro e l’opera di chi ogni giorno compie il proprio dovere. Giorgio Mulè esprime poi tutta la sua solidarietà e vicinanza agli uomini e alle donne appartenenti alla Marina Militare ringraziandoli per ciò che ogni giorno fanno per noi.
Oltre alle voci del Ministro della Difesa e di Mulè, anche quella del deputato leghista Antonio Zennaro che, sulla sua pagina Facebook, pubblica il video dei lanci di pietre e insulti. Zennaro afferma che si tratta di una opera vergognosa e gli rende onore per ciò che fanno ogni giorno. Mauro D’attis deputato di Forza Italia Puglia, rinnova il suo orgoglio con queste parole: “I nostri militari vanno per combattere la guerra, per la pace. Cosa che non è come giocare alla playstation o buttare le pietre dal ponte girevole. Onore alle nostre Forze Armate”.