Nella mattinata di oggi, i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba, si sono incontrati in Turchia per cercare una soluzione diplomatica alla crisi in territorio ucraino. Prende parte alla riunione anche il loro omologo turco, Mevlut Çavusoglu: un resort di lusso nella città costiera di Antalya, luogo di villeggiatura estivo per migliaia di turisti russi e ucraini, è il teatro di questo incontro a tre sponsorizzato da Ankara.
Si tratta del primo incontro ad alto livello tra i due Paesi dall‘inizio del conflitto, dopo tre round di negoziati senza successo in Bielorussia. Il presidente del Paese ospitante, Recep Tayyip Erdogan, che si è proposto come mediatore per un cessate il fuoco definitivo, ha dichiarato che il suo Paese “può dialogare contemporaneamente con Ucraina e Russia” e nel corso di una telefonata con Vladimir Putin ha offerto il suo Paese come tavolo di dialogo.
Del resto la Turchia è particolarmente interessata a ridurre le tensioni tra Russia e Ucraina considerato che questi Paesi rappresentano il 12% delle sue importazioni, in particolare cereali e olio di girasole, che inizia a scarseggiare sugli scaffali dei supermercati turchi. Inoltre, pur avendo denunciato le azioni della Russia e riconosciuto l’esistenza di una guerra in Ucraina, Erdogan si è dichiarato contrario alle sanzioni contro la Russia, che ha definito “inutili e controproducenti”.
Il ministro ucraino Kuleba ha accolto con favore l’incontro, ma ha sottolineato che “parlare non significa arrendersi, e quindi nessuno ha intenzione di arrendersi. Ascolteremo ciò che dirà il signor Lavrov e gli daremo una risposta accettabile“. Il faccia a faccia si svolge dopo quindici giorni di guerra e mentre continua l’assedio di Mariupol, dove è stato bombardato anche un ospedale materno-infantile: il presidente ucraino Zelensky insiste nel chiedere la chiusura dello spazio aereo e la fornitura al suo Paese di aerei da combattimento.
Intanto negli Stati Uniti la Camera dei Rappresentanti ha approvato un pacchetto di 13.600 milioni di aiuti militari e umanitari per l’Ucraina e il Fondo monetario internazionale (FMI) ha annunciato altri 1.400 milioni di aiuti a Kiev per “attenuare l’impatto economico della guerra“. Nel pomeriggio i 27 capi di Stato dell’Unione Europea si riuniranno a Versaille: “La Russia ha riportato la guerra in Europa. Questa aggressione militare non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina viola gravemente il diritto internazionale e mina la sicurezza europea”, scrive Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, nella lettera di invito al vertice.