La giunta del sindaco di Roma si è presentata a Dubai al Padiglione Italia per presentare la sua candidatura agli Expo 2030, mostrando il logo e il luogo scelto per il progetto, Tor Vergata e Vele di Calatrava; il sindaco Roberto Gualtieri ha affermato: “Le quattro ragioni per cui penso che Roma sia il posto più appropriato per tenere un Expo sono storia, verde, innovazione e inclusione. “Immaginiamo Expo non solo come un’esposizione temporanea, ma come opportunità di rigenerazione urbana intelligente e sostenibile”.
A supervisionare il progetto è stato scelto l’archistar Carlo Ratti, professore al Mit, Tra i piani c’è il recupero delle Vele e della Città dello sport. A chiudere la serata, la presentazione del logo di Roma 2030, ispirato a un arco e con tecnologia Nft.
La prima copia è andata a Gualtieri, la seconda sarà consegnata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in un messaggio all’evento ha espresso l’augurio che Roma possa ricevere un ampio sostegno per essere decretatata come vincitore. L’apertura: da programma è prevista per il 25 aprile del 2030. Il logo è formato da un arco, il colore cambia e riecheggia una scritta bianca “Roma Italia Expo 2030”.
Si aspettano 35 milioni di visitatori, questo porterebbe un grande prestigio a Roma e all’Italia, e progetti di riqualificazione urbana che gioverebbero alla città. L’obiettivo che si pone la Capitale italiana è coinvolgere 150 Paesi nella partecipazione.Vi sono molte partnership tra cui Fendi, l’As Roma, Fincantieri, Unicredit, Ita, Aeroporti di Roma, Cassa depositi e prestiti, Eni, Enel, Acea, Avio.
Saranno investiti 8 miliardi a tutela delle infrastrutture della città e alla mobilità ammette Giovannini, il ministro delle infrastrutture, un grande progetto quindi che aiuterebbe anche la nostra economia ed il turismo che in questi anni di pandemia hanno subìto un lento declino, allora ci speriamo e con l’hashtag sui social network diciamo: “Non vediamo l’ora di vedervi a Roma”.