La situazione in Ucraina non porta solo ad un aumeto del carburante, a risentirne l’intero mercato internazionale, che subisce forti rincari a causa non solo della guerra, ma anche colpa delle sanzioni in Russia e del blocco dei trasporti.
In Italia a costare caro non solo la benzina, o le bollette, ma anche pasta pane e tutto il settore Sideurgico, che vede l’aumento dei prezzi delle materie prime. Secondo Gianclaudio Torlizzi, fondatore di E – Commodity: “La Russia è il primo esportatore netto mondiale di acciaio. L’ndustria siderurgica italiana ha autonomia per un mese, un mese e mezzo”.
Si palra di un rincaro del 10% per i prodotti a base cereale e per la pasta, a dirlo la Federalimentari, addirittura il prezzo del pane potrebbe crescere del 30%.
A salire del 35% in più il prezzo del mais, già aumentato begli ultimi due anni, che mette in crisi il settore dell’allevamento già messo in difficoltà dall’interruzione delle forniture dall’Ucraina. Secondo Cia – Agicoltori : “il granoturco è il principale ingrediente delle diete per animali e l’Italia ne importa il 53% dal’Ucraina”
Il prezzo del gas e della benzina aumentano in maniera esponenziale, secondo il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi “il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam è schizzato a 125 euro (MWh), il petrolio ha superato i 103 dollari al barile segnando un +7%”.
E non è tutto , sempre secondo Truzzi i carburanti potrebbero aumentare di altri 5 centesimi. Come conferma Codaons: “I prezzi della benzina in modalità servita hanno sfondato la soglia dei 2,1 euro a litro. Siamo in presenza di una vera e propria emergenza perchè i rincari non solo aggravano la spesaper i rifornimeti di carburante di famiglie e attività produttive, ma hanno effettii diretti sui prezzi al dettaglio, considerato che in Italial’85% della merce viaggia su gomma”.