Evidentemente la stupidità non conosce proprio confini, e non si ferma neanche davanti al dramma della guerra. Si, perchè loro, i negazionisti, quelli per cui qualsiasi cosa è ordita dai cosiddetti “poteri forti”, credono che tutto quello che stia succedendo in Ucraina sia una fake news creata ad arte per poter tenere sotto lo scacco della paura l’intera popolazione. Ma il conflitto in Ucraina fa davvero paura per le dimensioni che ha già assunto: in 5 giorni di guerra sono già morte migliaia di persone, tra soldati e persone civile.
Sono scene terribili quelle che in questi i giornali di tutto il mondo stanno mostrando, documentando l’orrore della guerra. Come si può restare indifferenti davanti alle bombe, alla distruzione, alla morte di migliaia di persone innocenti? Donne, uomini e soprattutto bambini che cercano di scappare da un dramma umano incredibile per il XXI secolo? Eppure i Servizi italiani hanno scoperto una serie di chat Telegram dove la guerra in Ucraina viene bollata come una sorta di fake news.
Quattro gruppo social
Sul noto social network Telegram sono già quattro le chat tenute sotto controllo. Non si può fare a meno di notare come questi gruppi siano noti per la diffusione di teorie negazioiste attorno alla pandemia di Covid-19. Nel gruppo “Basta Dittatura” si legge che la storia del bambino morto a Kiev durante gli scontri è falsa.
I negazionisti per dimostrare la sicurezza delle loro fonti hanno ripreso un articolo postandolo sulla chat: in questo pezzo si affermava che la notizia del piccolo deceduto durante gli scontri non risaliva al conflitto in corso. Peccato, per loro, che l’articolo ripreso si è dimostratopoi essere un falso creato ad arte.
E poi l’affondo. Di quelli che fanno male. “Di bambini purtroppo ne moriranno tanti perché il regime di Kiev, pilotato dalla Nato e finanziato da Soros, non pare intenzionato a cercare una tregua. Ma ora il condizionale è d’obbligo” – così si legge nella chat in questione. I servizi hanno fatto sapere che i gruppi in questione si sono riattivati dopo l’attacco lanciato da Putin contro l’Ucraina. E tra i negazionisti c’è chi non ha timore di far trasparire la sua “simpatia” per Vladimir Putin.