Palermo, Loredana Graziano avvelenò il marito col cianuro: condannata a 30 anni

Loredana Graziano avrebbe ucciso il marito pizzaiolo il 22 gennaio 2019, avvelenandolo col cianuro. Un ex amante della donna rivelò il delitto e l'autopsia confermò le tracce della sostanza. La Graziano è stata condannata a 30 anni di carcere.

Palermo, Loredana Graziano avvelenò il marito col cianuro: condannata a 30 anni

Quello che sto per raccontarvi è un terribile caso di cronaca nera. In molti ricorderanno la storia dell’omicidio del pizzaiolo di Termini ImereseSebastiano Rosella Musico… una storia che, per diversi mesi, innescò molte perplessità sulla reale causa del decesso dell’uomo, dato che Sebastiano non aveva mai avuto, fino ad allora, problemi di salute. 

Inizialmente il caso fu archiviato come morte naturale, ipotizzando che a stroncare l’uomo fosse stato un infarto ma questa versione non ha mai convinto i familiari della vitima. A seguito delle sconvolgenti rivelazioni di un amante delle moglie, Loredana Graziano, cui la donna avrebbe confessato di aver avvelenato il marito, è venuta fuori un’agghiacciante verità.

L’accaduto 

La Graziano avrebbe ucciso il marito che l’avrebbe costretta ad una vita “grigia”, fatta solo di “sacrifici” e di lavoro, senza riuscire neppure ad appagare il suo desiderio di maternità e a darle quel figlio che tanto desiderava. Queste le colpe ( se così si possono definire) del povero pizzaiolo, di cui lei ha deciso di sbarazzarsi, somministrandogli cibi a base di cianuro. 

Dall’esito dell‘esame autoptico sul suo corpo, dopo la riesumazione della salma, sono state rinvenute tracce di cianuro e di Coumadin, un farmaco anticoagulante. Ieri, 23 febbraio, finalmente la svolta su questo caso: il gup di Temini Imerese, Valeria Gioeli, ha emesso una sentenza che ha inflitto 30 anni di carcere alla donna, attualmente detenuta ai domiciliari, che non ha mia fatto un solo giorno di carcere perchè, proprio quando la Procura le contestò l’omicidio, era rimasta incinta di un altro uomo, diventando poi madre e, per questo, sottoposta ad una misura cautelare più lieve. 

A spingerla a compiere l’efferato omicidio sarebbe stata la voglia di cambiare vita, in quanto quella con il marito sarebbe stata troppo monotona, e il desiderio di maternità, come emergeva anche da numerose intercettazioni. Loredana Graziano è stata inoltre interdetta in perpetuo dai pubblici uffici e sospesa dall’esercizio della responsabilità genitoriale per tutta la durata della pena. L’imputata è stata condannata anche al pagamento di una provvisionale esecutiva di 140 mila euro a favore dei familiari della vittima che si sono costituiti in giudizio assistiti dagli avvocati Salvatore Sansone e Salvatore Di Lisi. 

 Dopo la sentenza, i familiari del defunto pizzaiolo 40enne si sono lasciati andare ad un duro sfogo, dicendo: “ Sono pochi 30 anni di carcere per un omicidio così brutale e premeditato“, mentre la madre della vittima, Antonina Filicicchia, ha dichiarato: “Loredana ha assassinato mio figlio, Nessuna pena applicata dal giudizio degli uomini potrà restituirmelo ma il mio cuore di madre sarebbe meno affranto se la responsabile scontasse una pena adeguata alla sua condotta assurda e selvaggia“. 

 

 

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