Nel Gennaio del 2021, a seguito dell’assalto a Capitol Hill, Trump, accusato d’aver incitato i manifestanti verso una sorta di “golpe”, venne bannato un po’ ovunque, da YouTube, Twitter e Facebook e, in quell’occasione, promise il varo di un proprio social alternativo, libero da discriminazioni politiche. Dopo le ultime avvisaglie in quel di Ottobre, il social in questione, noto come Truth social, è stato poi tenuto in beta per alcuni mesi, durante i quali è stato testato da circa 500 users.
Nelle scorse ore, Truth Social, gestito dalla parental company Trump Media and Technology Group (forte, secondo DailyHunt, di un capitale di 1.25 miliardi di dollari), diretta dal CEO Devin Nunes (ex membro della camera dei rappresentanti USA per la California in quota partito repubblicano), ha listato ufficialmente Truth Social su iOS, mediante la release 1.0.1 (apps.apple.com/us/app/truth-social/id1586018825), con i primi utenti che hanno potuto installarlo anche se, in alcuni casi, l’uso è apparso limitato da alcuni errori (es. la messa automatica degli utenti in una lista d’attesa) a causa dell’elevata domanda dei sottoscrittori di un account.
Secondo quanti hanno potuto provare il social, per ora disponibile solo per iOS e non ancora per Android, la piattaforma in questione ricorda un po’ Twitter: nello specifico, è possibile condividere dei post qui chiamati “Truth” (verità), o esprimere la propria opinione su notizie, foto, o collegamenti video e, ovviamente, non manca la possibilità di ricondividere qualcosa che si condivida, mediante il ReTruth (retweet, insomma).
In una sezione del profilo, l’utente potrà vedere l’elenco dei follower e quanti seguaci abbia, ma anche consultare uno storico, inteso come cronologia, dei propri like e post: il feed sarà lo spazio nel quale si potranno consultare i post di coloro che si seguono e, come un feed RSS, anche gli ultimi pensieri condivisi dalle organizzazioni e dai notiziari di proprio interesse.
Sempre in merito a Truth Social, si riceveranno notifiche quando qualcuno avrà interagito con un proprio posto o vi sarà un aggiornamento e, volendo, sarà possibile far ricorso agli hashtag ed alla modalità scura. Anche la piattaforma social di Trump prevede un sistema di messaggistica interna per dialogare in modo personale con chiunque frequenti Truth Social che, sul piano della raccolta dati, secondo quanto spiegato nella sua sezione dedicata alla privacy, raccoglie la cronologia di navigazione, i contenuti dell’utente e le informazioni di contatto.