Bill Gates prevede l’avvento di una nuova pandemia

Il magnate americano aveva già previsto l'arrivo del Covid sette anni fa. Ora ne ha prevista un'altra e sottolineato l'importanza di trovare i vaccini in tempi più brevi

Bill Gates prevede l’avvento di una nuova pandemia

Bill Gates è tornato pronunciare “profezie” per l’umanità, come fece nel 2015, quando, durante una conferenza internazione, mise in guardia il mondo contro un virus sconosciuto e potenzialmente devastante. “Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus altamente contagioso invece di una guerra. Non missili ma microbi”, dichiarò il magnate americano.

Una dichiarazione che, con il senno di poi, parve una profezia e che, dopo lo scoppiò della pandemia da Covid, gli costò l’accusa, da parte dei complottisti, di essere parte di una congiura mondialista. Oggi Gates è tornato a fare il profeta di sventura: intervistato dalla Cnbc, il re dei computer si è detto certo che negli anni a venire scoppierà una nuova pandemia: “Ne avremo un’altra e la prossima volta si tratterà di un agente patogeno diverso, ma se riusciremo ad agire in fretta non avremo un’emergenza globale come oggi”, ha dichiarato Gates, che oltre a occuparsi di tecnologia è molto attivo sul fronte sanitario.

Il fondatore di Microsoft ha infatti investito miliardi nella lotta contro il Covid, offrendosi anche di finanziare la vaccinazione di massa contro il coronavirus, la cui origine continua a essere sconosciuta, anche se i virologi sono sempre più convinti che questo morbo abbia un’orgine animale, partita dai pipistrelli e trasmessa all’uomo dopo aver fatto il salto di specie.

Il miliardario americano ha affermato che gli effetti peggiori del Covid sono svaniti perché enormi fasce della popolazione globale hanno acquisito un certo livello di immunità grazie ai vaccini e agli anticorpi generati a seguito dell’infezione. Ma anche perché il Covid è stato soppiantato dalla variante Omicron, che si appresta a diventare sempre più un’influenza, tanto che i virologi prevedono la fine della pandemia entro questa estate. 

E parlando proprio dell’importanza di trovare vaccini per contrastare i virus in tempi brevi, Gates sottolinea che alla prossima pandemia gli antidoti dovranno essere pronti entro sei mesi e non dopo due anni, come è successo con il Covid. Aggiungendo che le piattaforme standardizzate, inclusa la tecnologia dell’Rna messaggero (mRNA), rendono possibile queste tempistiche. “Il costo per essere pronti per la prossima pandemia non è così grande. Non è come il cambiamento climatico. Se siamo razionali, sì, la prossima volta lo prenderemo presto”. Sperando che, a differenza di sette anni, questa volta la sua nefasta previsione non si avveri.

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