Referendum su Giustizia, Eutanasia, Cannabis: a breve la decisione della Consulta

Si avvicina il momento che tutti aspettavamo, la Consulta si pronuncerà sull'ammissibilità del referendum su Giustizia, Eutanasia, Cannabis, un traguardo tanto atteso

Referendum su Giustizia, Eutanasia, Cannabis: a breve la decisione della Consulta

Domani, Martedì 15 Febbraio, un altro giorno importante per la politica italiana e per tutti i cittadini, sarà infatti decisa l’ammissibilità del referendum su otto quesiti, sei riguardanti la giustizial’eutanasia, e la cannabis. La Corte Costituzionale dovrà decidere, appunto, se e cosa sottoporre al giudizio popolare.

I sei quesiti sulla giustizia sono stati promossi dai Radicali e dalla Lega in particolare da Matteo Salvini e da nove consigli regionali del centro – destra. Nello specifico fanno riferimento: alla responsabilità civile e alle valutazioni sulla professionalità dei magistrati, alla elezione dei consiglieri togati del Csm, alla separazione delle carriere tra giudici e pm, alla legge Severino e la carcerazione preventiva. 

Per quanto riguarda il tema eutanasia, la richiesta è quella di abrogare in modo parziale l‘articolo 579 del codice penale, l’omicidio consenziente, che prevede il carcere per chi procura la morte di una persona col suo consenso. Se l’esito fosse positivo l’eutanasia quindi non sarebbe più punibile, a patto che venga compiuta nelle forme previste dalla legge ed in presenza dei requisiti introdotti dalla sentenza della Consulta sul caso Cappato del 2019. Oltre un milione di firme sono state raccolte e depositate in Cassazione nel 2021 da Marco Cappato e da altri volontari che vogliono introdurre l’eutanasia legale. 

Il quesito sulla cannabis, che ha raccolto 630 mila firme,ha l’obiettivo di depenalizzarne la coltivazione e l’uso personale. Promosso dalle associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone e dai partiti +Europa e Radicali italiani.

I giudici che formano la Consulta sono 15 e saranno loro a decidere de il referendum sarà ammesso oppure no, valutando se le proposte siano in contrasto con l’articolo 75 della Costituzione, che indica quattro categorie di leggi che non possono essere sottoposte a referendum. 

Le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Consulta Giulio Amato: “i referendum sono una cosa molto seria e perciò bisogna evitare di cercare a ogni costo il pelo nell’uovo per buttarli nel cestino”, parole che lanciano un messaggio di speranza e ci lasciano sperare in un esito positivo.

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