Pescara, segregata in casa dal marito riesce a fuggire: la polizia è sulle tracce dell’uomo

Una 46enne pakistana è riuscita a fuggire dallo stato di prigionia in cui la teneva il marito, che ha fatto perdere le sue tracce. Mentre la donna è stata medicata in ospedale, la polizia, in queste ore, è alla ricerca dell'uomo.

Pescara, segregata in casa dal marito riesce a fuggire: la polizia è sulle tracce dell’uomo

Oggi, proprio nel giorno di San Valentino, quello che per eccellenza è considerato il giorno dell’amore, mi sembra doveroso sottolineare l’altro lato della medaglia, quello costituito dalle tante donne vittime di violenza domestica, dato che le statistiche sono agghiaccianti.

Il fenomeno non si arresta. Le vittime sono molto spesso donne sole, allontanate proprio da chi dice di amarle dai loro affetti, dalla famiglia, dagli amici, per essere spesso denigrate, insultate, svalutate, picchiate. Quanto accaduto ieri, 13 febbraio, a Pescara, ne è la testimonianza.

L’accaduto 

Ieri, come riporta il sito Today.it, a Pescara, una donna 46enne di nazionalità pakistana, è riuscita a fuggire dalla casa dove il marito la teneva segregata da diversi mesi,maltrattandola. Nel pomeriggio, la vittima, approfittando dell’assenza del compagno, è riuscita a fuggire da quella casa che era diventata il bunker delle torture. 

La 46enne, scappata dalla sua prigione, è scesa in strada, in corso Vittorio Emanuele II, chiedendo aiuto ai passanti che hanno immediatamente allertato i soccorsi, capendo la gravità della situazione. Da quel momento, nell’arco di brevissimo tempo, sul posto sono giunti un’ambulanza del 118 e gli agenti della polizia che si sono trovati di fronte una donna in evidente stato di shock, con varie ecchimosi specie sul corpo ma dffuse su tutto il corpo. Mentre la 46enne è stata trasportata in ospedale per gli accertamenti, la polizia è sulle tracce dell’uomo che potrebbe trovarsi anche fuori dalla nazione.

Questo è solo l’ultimo dei casi di violenza sulle donne nel nostro Paese. A Falconara Marittima, in provincia di Ancona, pochi giorni fa, ai primi di febbraio, una giovane madre tunisina, segregata in casa dal marito, suo connazionale, per 5 anni… anni di continui maltrattamenti, è riuscita anche lei a fuggire di casa, allertando i carabinieri con un cellulare di un passante dato che il suo, il marito glielo aveva spaccato in testa, durante l’ennesimo litigio. Sul posto è arrivata immediatamente una pattuglia che ha accompagnato la donna al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette di Ancona, per poi affidarla ai servizi sociali del Comune di Falconara. 

 

 

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