Si è presentato presso un ospedale svizzero in quanto in preda ad una polmonite abbastanza seria, per questo ad un uomo è stato detto di assumere un antibiotico, l’amoxicillina-acido clavulanico, che si usa comunemente per combattere le infezioni batteriche. Fin qui nulla di strano, l’uomo è risucito a superare la malattia, ma nel frattempo ha sviluppato una rara reazione avversa a questo farmaco. Una reazione avversa particolare causa di diverse crisi, durante le quali l’uomo andava in delirio e affermava di parlare con Dio in persona.
Secondo quanto fa sapere uno studio condotto dagli esperti dell’Unità di Psiachiatria di Emergenza degli Ospedali Universitari di Ginevra, il paziente in questione ha sviluppato una antibiomania che, tra l’altro è già conosciuta tra gli scienziati. Non si sa ancora da dove derivi questa particolare condizione. Durante le crisi l’uomo, oltre ad affermare di parlare con Dio, avrebbe informato che l’Altissimo avrebbe avuto in serbo per lui una “missione speciale”.
Caso rilevante
I sintomi della polmonite per l’uomo sono stati abbastanza importanti, tanto da tornare una seconda volta in ospedale, dove i medici gli prescrissero l’assunzione di un altro antibiotico a base di claritromicina. Dopo 48 ore il paziente ha cominciato a manifestare sintomi quali la logorrea, ovver il parlare troppo, ma anche si è mostrato agitato e facilmente irritabile.
Lo stesso paziente si sarebbe reso conto di quanto stava succedendo, per cui i medici sono stati avvisati immediatamente e nel giro di 12 ore il trattamento è stato sospeso e la situazione del paziente è tornata normale, anche se i medici hanno poi prescritto nuovamente l’antibiotico a base di amoxicillina che ha provocato gli stessi sintomini. Insomma c’è stata tantissima apprensione.
La ricerca sul caso in questione è stata pubblicata sulla rivista scientifica BMC Psychiatry. Una vicenda davvero particolare che in queste ore sta facendo il giro del mondo. Secondo gli esperti si è trattato di un effetto collaterale legato alla “suscettibilità biologica individuale”. Un caso davvero particolare.