Ormai la situazione tra Ucraina e Russia si sta facendo sempre più incandescente, e si teme che ormai un conflitto possa essere inevitabile. La tensione sale sempre di più, tanto che in questi giorni lo stesso presidente russo Vladimir Putin ha avuto incontri con diversi rappresentanti dei governi di altri Paesi del mondo, in particolare dell’Europa. L’ultimo in ordine di tempo con Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese.
In queste ore il quotidiano tedesco der Spiegel ha pubblicato un articolo nel quale spiega che l‘attacco della Russia all’Ucraina potrebbe essere questioni di giorni, e potrebbe avvenire il prossimo 16 febbraio. Già negli scorsi giorni si era pensato che l’invasione ucraina potesse cominciare anche in questo periodo in cui si stanno disputando le olimpiadi invernali a Pechino 2020 e in cui il mondo è alle prese ancora con la pandemia di Covid-19. Der Spiegel ha affermato che la Cia (Central Intelligence Agency) avrebbe già informato sia lo stesso governo tedesco che gli alleati.
Invasione tra 14 e 16 febbraio
L’attacco russo all’Ucraina potrebbe quindi avvenire in una data compresa tra il 14 e il 16 febbraio, sempre secondo der Spiegel. Tuttavia Berlino ritiene di non poter valutare appieno se si vada veramente verso un attacco a breve, e potrebbe essere che gli Stati Uniti abbiano diramato queste informazioni per far salatare i piani della Russia.
Già negli scorsi giorni Kiev aveva chiesto al governo russo di motivare le sue esercitazioni al confine con il Paese nel giro di 48 ore. “Sarebbero state descritte le rotte concrete dell’invasione russa, le singole unità russe e i compiti che dovrebbero assumere. Come data per un possibile inizio dell’invasione viene indicato il 16 febbraio” – così si legge su der Spiegel.
E proseguono gli incontri per tentare di trovare un accordo, o quantomeno una possibile risoluzione alle tensioni. In queste ore il presidente americano Joe Biden e quello russo Vladimir Putin avranno un colloquio telefonico. L’America alla fine ha accettato la proposta della Russia di tenere il colloquio tra i presidenti nella giornata odierna. “Continuiamo a vedere segnali molto preoccupanti di un’escalation della Russia, come l’arrivo di nuove truppe al confine con l’Ucraina” – così ha spiegato il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken parlando in conferenza stampa dalle isole Fiji.