WhatsApp: in test nel client web – desktop la messa in pausa delle note audio

Dopo qualche mese di rodaggio, la funzione che permette di porre in pausa le note audio in corso di registrazione, per poi riprenderne la redazione, è sbarcata dalla beta di iOS a quella web e desktop di WhatsApp.

WhatsApp: in test nel client web – desktop la messa in pausa delle note audio

Quando un’app opera su più piattaforme, può capitare che alcune funzioni arrivino prima per un dato sistema operativo, e poi per un altro, offrendo solo im un secondo momento un’esperienza d’uso più uniforme. È esattamente questo che sta accadendo a una funzione riguardante le note vocali della messaggistica istantanea di WhatsApp che, dopo l’esordio in una beta per iOS, ora sta facendo capolino anche nell’iterazione web e desktop delle celebre chat app. 

Secondo quanto scoperto via reverse engineering dal gruppo di leaker WABetaInfo dopo le segnalazioni di alcuni utenti, Menlo Park ha rilasciato una nuova release, l’edizione 2.2201.2, nel canale beta di WhatsApp desktop.

Quest’ultimo, inaugurato lo scorso Agosto, solo qualche giorno fa aveva ricevuto un piccolo restyling estetico e, ora, col nuovo update, sta guadagnando progressivamente (già su alcuni tester, con altri che dovranno solo attendere l’abilitazione del proprio account) in dote una miglioria per il meccanismo di registrazione delle note audio.

In precedenza, l’interfaccia dedicata allo scopo aveva il pulsante stop, che faceva fermare la registrazione dei messaggi vocali: ciò permetteva già di riascoltare il messaggio registrato, prima di inviarlo. Tuttavia, nel caso si volesse aggiungere qualcosa, occorreva registrarne un altro, aggiuntivo rispetto al primo (durante la cui registrazione poteva capitare che si fosse stati interrotti da un imprevisto).

Con la nuova interfaccia di registrazione per le note audio, in luogo del vecchio stop appare il pulsante di messa in pausa: premendolo, come prima si può riascoltare il messaggio prima di inviarlo, o cancellarlo, ma ora è anche possibile riprenderlo, per aggiungere qualcosa che magari lo renda più completo. La novità in oggetto ha già fatto la sua comparsa su iOS, tramite la beta 2.21.230.16, scaricata dai fortunati detentori di uno slot nel programma (ad oggi non aperto) Apple di collaudo TestFlight e si è in attesa che ne emergano tracce d’implementazione anche in una beta per Android. 

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