Ignoti hanno deturpato, con ossido di ferro in polvere, la marna bianca della falesia a picco sul mare, candidata come patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Stamattina, 9 gennaio 2022, la Scala dei Turchi è stata ripulita dalle macchie rosse, grazie al lavoro di tecnici e volontari che si sono adoperati con “civismo e grande responsabilità”, per riportare la scogliera al suo splendore.
Come sappiamo, è stato aperto un fascicolo di inchiesta a carico di ignoti per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. I militari, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza per dare un nome ai protagonisti della vicenda.
La Scala dei Turchi ripulita
I tecnici del Comune di Realmonte, due funzionari della Soprintendenza e numerosi volontari, al lavoro per ore, hanno aspirato la polvere, per poi ripulire l’area con l’aiuto di una idropulitrice per porre fine all’atto vandalico posto in essere tra il 7 e l’8 gennaio da ignoti che si sono arrampicati sui gradoni di roccia, imbrattando di rosso il promontorio.
“Ripulire la Scala dei Turchi è una bella pagina della meglio gioventù siciliana”, ha detto il procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio, dopo che la scogliera è ritornata, in appena 24 ore, al suo splendore originario che l’ha resa famosa e meta ogni anno di turisti e naturalisti da ogni parte del mondo, grazie all’opera di decine di volontari che gia ieri si sono dati un gran da fare, “armati” di scope e stracci.
“La Regione Siciliana – ha spiegato il Governatore Nello Musumeci – si è subito attivata, assieme al Comune, con le sue strutture sul territorio, per mettere in sicurezza e ripulire l’area danneggiata, dopo il vile atto di vandalismo di ieri. Dalla Soprintendenza e dalla Protezione civile di Agrigento ricevo messaggi rassicuranti circa il ripristino della scogliera. Il materiale rosso sversato è riconducibile a ossido di ferro in polvere e questo non ha costituito per fortuna un grosso rischio”.
Per fortuna non ci sono stati danni permanenti, dato che sulla marna non è stata versata vernice, ma solo dell’ossido di ferro… un materiale che è stato facile rimuovere e che, probabilmente, sarebbe andato via da solo, con il tempo e l’azione di pioggia e sole.