Non si arresta la quarta ondata di Covid-19 in Italia, che ormai fa davvero paura. In tutti i sensi. Ormai da settimane si registrano numeri che non si erano mai visti dall’inizio della pandemia. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi accertati sono stati 219.441. Purtroppo si contano altri 198 morti nella giornata appena trascorsa. Il tasso di positività sale al 13,9%, mentre continuano a crescere negli ospedali i ricoveri in area medica (+ 463 unità) e in terapia intensiva (+ 39 unità).
Altissimo anche il numero di tamponi analizzati in queste ore, che sono stati 1.138.310. La regione più colpita dal Covid nella giornata odierna è stata sempre la Lombardia, con 52.693 casi, seguita dall’Emilia-Romagna, con 18.413 e dal Veneto con 18.129 infezioni registrate. Dall’inizio della pandemia nel nostro Paese si sono registrati 6.975.476 casi. E i contagi stanno cominciando a crescere in maniera importante anche al Sud. In Sicilia le strutture sanitarie sono vicine quasi al collasso.
Paura per Omicron
La Sicilia è oggi una di quelle regioni del Sud dove il tasso di infezione sta crescendo a livelli allarmanti. Nelle ultime 24 ore qui sono stati registrati 14.269 casi, cifre mai viste anche da queste parti. Per questo il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha invitato i suoi concittadini a vaccianarsi.
A preoccupare le autorità sanitarie e governative è soprattutto la diffusione della variante Omicron, la nuova mutazione del Covid scoperta nel mese di novembre in Sudafrica e che ben presto si è diffusa in tutto il globo. Sarebbe lei la principale responsabile del preoccupante aumento dei contagi in tutto il “Vecchio Continente”.
Per far fronte all’emergenza sanitaria ancora in atto il Governo italiano nella giornata di ieri ha varato un importante provvedimento, ovvero l’obbligo vaccinale per tutte le persone over 50, sia che lavorino sia che siano disoccupati. Chi non ottemperarà alla vaccinazione per tempo sarà passibile di pesanti sanzioni amministrative. In contemporanea è stato esteso l’utilizzo del Super Green Pass anche per i lavoratori delle università e del Green Pass “base” ad un’altra serie di attivtà, come per poter andare dal parrucchiere o dal barbiere, entrare nei centri commerciali e negli uffici pubblici.