Ormai siamo quasi alla televendita. Ne abbiamo sentito tante, dalle più insolite a quelle che ci hanno fatto sorridere o arrabbiare, a seconda delle modalità scelte, ma le trovate dei paesi del mondo per incentivare alla vaccinazione raggiungono vette sempre più “inesplorate”.
L’ultima, in ordine di tempo, arriva dall’Austria, dove si discute di un premio di 500 euro, in forma di bonus spesa, per chi si fa somministrare la terza dose booster del vaccino anti-Covid.
La proposta dell’Austria
Un bonus spesa di 500 euro per chi fa la terza dose di vaccino anti Covid. È la proposta che si sta facendo largo in Austria, che viene dai socialdemocratici, con il governo di Oevp e Verdi che si dice pronto a parlarne. Il bonus potrebbe scattare il 1 febbraio con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale.
Al momento in Austria è vaccinato con doppia dose il 72,3% della popolazione residente. La proposta di bonus da 500 da accompagnare alla dose booster non dovrebbe tuttavia entrare in vigore subito, ma al raggiungimento della soglia del 90% di vaccinati. Una soglia che dovrebbe essere raggiunta con il prossimo febbraio, quando sarà prevista l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale.
Il cancelliere Karl Nehammer parla di un “segnale positivo”. Secondo il Ministero della Salute, “è importante trasmettere il messaggio agli indecisi che il vaccino non protegge solo loro ma anche chi gli sta vicino”. “Ogni contributo per aumentare il tasso di vaccinazione è utile”, aggiunge il ministero.
Il provvedimento dovrebbe rappresentare non solo un incentivo concreto alla vaccinazione ma anche un supporto al commercio, settore pesantemente colpito anche in Austria dalla pandemia. Secondo i calcoli dei promotori l’operazione dovrebbe avere un costo di 2 miliardi di euro, pari all’incirca al costo stimato di un lockdown di due settimane. Franz Leisch, amministratore delegato di ELGA (sistema di cartelle cliniche online), ha twittato lunedì: “Mi piacciono gli incentivi più delle sanzioni”. Anche il presidente dell’Associazione dei medici Thomas Szekeres ha condiviso il messaggio. A questo punto l’ultima parola spetterà al governo.