Con gli oltre 44.000 contagi di ieri 23 dicembre l’Italia ha toccato il suo record di infezioni giornaliere dall’inizio della pandemia. Un aumento costante dei casi, che soprattutto tra novembre e dicembre, complice anche l’arrivo della variante Omicron, ha fatto nuovamente stravolgere i piani di Natale agli italiani. Il Governo si è visto costretto a emanare ulteriori e pesanti restrizioni alle libertà personali, soprattutto nei riguardi delle persone non vaccinate, che sono quelli che rischiano di più se contraggono la malattia Covid-19.
Alcune regioni hanno cambiato colore nelle scorse settimane, come ad esempio nel caso della Calabria, che è passata dal bianco, al giallo. Ma c’è un comune che in queste ore è diventato addirittura zona arancione su ordinanza dello stesso sindaco. Si tratta di Morano Calabro, in provincia di Cosenza. Qui i contagi salgono ormai sempre di più e il primo cittadino, Nicolò De Bartolo, ha deciso di introdurre ulteriori restrizioni.
Vietati eventi e feste in piazza
L’ordinanza emanata da De Bartolo prevede il divieto di feste ed eventi anche all’aperto, questo perchè durante queste manifestazioni c’è il rischio che si creino pericolosi assembramenti, e ormai in due anni di pandemia abbiamo imparato che è proprio in tali occasioni di convivialità che il virus si diffonde.
Sono stati annullati altresì tutti gli eventi e feste al chiuso assimilabili alle attività delle discoteche e locali da ballo. Il primo cittadino invita tutti gli abitanti di Morano alla prudenza. L’ordinanza, salvo ulteriori disposozioni, resterà valida fino al prossimo 9 gennaio. I dati dovrebbero essere rivisti pochi giorni prima della scadenza per verificare lo stato dell’epidemia nel piccolo comune.
L’ordinanza, contingibile ed urgente, è arrivata nella serata del 23 dicembre. In zona arancione le persone non vaccinate, oltre a non poter sostare in bar e ristoranti, neanche al bancone, non potranno uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di assoluta necessità e urgenza.