Nessuna lesione traumatica per Alina Trush, 43enne ucraina, ritrovata senza vita nei primi giorni di Dicembre da funzionari di polizia giudiziaria. Dopo aver bussato ripetutamente alla porta del suo appartamento,al quinto piano di un palazzone di case popolari a Trieste. Dovevano notificarle un atto relativo alla denuncia di aggressione subita da un uomo che frequentava.
L’ingresso non presenta segni di scasso. Il procuratore Antonio De Nicolo, vuole vederci chiaro e dispone gli esami autoptici. Così, lo scorso 17 Dicembre, il suo ufficio comunica la mancanza di elementi tali da ipotizzare un omicidio, restituendo i poveri resti ai famigliari.
Allora come è morta Alina? “La diagnosi provvisoria del medico legale –scrive la Procura della Repubblica in una nota– attribuisce il decesso ad edema polmonare”. Quindi nessun mistero? Forse
Le cause di un edema polmonare -se non si hanno cardiopatie- sono ascrivibili a shock, politraumi e overdose. Visto che l’autopsia esclude eventi traumatici, rimangono in piedi le altre due ipotesi. Un forte litigio, ad esempio, può alterare sensibilmente uno stato emotivo. È noto che la donna avesse una relazione, alquanto burrascosa con un uomo italiano. Lo stesso uomo accusato di aggressione da Alina? Le testimonianze dei vicini sono concordanti. La donna, alcuni giorni prima di morire, pubblica un video in cui domanda perchè gli uomini picchiano le donne. I litigi violenti sono all’ordine del giorno. L’ultimo è stato tre giorni prima del ritrovamento del cadavere, quando il convivente le urla “Ti ammazzo”. Urla e calci alla porta. Lei gli dice che deve andarsene da casa sua.
Una vita difficile quella di Alina Trush, arrivata in Italia con il sogno di fare la modella e finita sui palchi di qualche locale notturno a fare la ballerina.Una parabola discendente, dove incontra anche la droga, dalla quale stava cercando di allontanarsi, iniziando un percorso di disintossicazione. Infatti nell’appartamento vengono ritrovati una bottiglia di metadone e tracce di stupefacenti. Anche l’ipotesi dell’overdose è vagliata dagli inquirenti. Ma se così fosse, è stata Alina a scegliere di farsi la dose fatale? Oppure qualcuno la induce a farlo?