Continua la battaglia della Coca Cola Company contro la Coca Nasa, azienda colombiana che utilizza la foglia di coca per realizzare i suoi prodotti artigianali, minacciata di azioni legali a meno che non cambi il nome della sua birra Coca Pola. L’azienda Coca Nasa produce cibo, medicine tradizionali, bevande e altri prodotti utilizzando la foglia di coca e spiega che il nome della bevanda incriminata deriva dalla parola “pola“, che significa birra in colombiano, e “coca“, abbreviazione della pianta utilizzata anche per produrre cocaina.
In una lettera dello studio legale Brigard Castro, che rappresenta la Coca Cola Company in Colombia, la Coca-Cola ha chiesto alla società gestita da membri della comunità indigena Nasa di smettere definitivamente di usare i marchi che portano il nome “coca”, perchè potrebbero essere confusi con i prodotti commerciali di proprietà del gigante della bibita più famosa del mondo.
“Questa richiesta è molto difficile da accogliere, perché la foglia di coca è patrimonio delle popolazioni indigene“, afferma David Curtidor, il rappresentante legale della compagnia. “È una disputa non solo spirituale, ma anche economica. Prima è stata con l’impero spagnolo che l’ha bandita, e ora con l’impero della Coca Cola“, aggiunge.
David Curtidor ha affermato che non è la prima volta che la multinazionale minaccia di intraprendere azioni legali contro i produttori della Coca Pola. “Andremo fin dove ci porterà la Coca-Cola. Balleremo su qualunque melodia suoneranno. Se minacciano la nostra stessa esistenza, resisteremo“, ha detto. Coca-Cola ha indirizzato la lettera a Tierra de Indio, un distributore della bevanda, e gli ha concesso 10 giorni lavorativi per smettere di usare il termine Coca Pola. “E poiché non smetteremo di usarlo, aspetteremo la causa e risponderemo“, ha aggiunto. “Non abbiamo paura di loro“.
La gente del posto afferma che questa pianta ha molteplici usi tradizionali nelle culture delle Ande, che non hanno nulla a che fare con la droga, poiché ha proprietà analgesiche, fornisce energia e sopprime la fame, oltre a placare la sete e il dolore.