Si trova ancora in ospedale Marjola Rapaj, la mamma del piccolo Matias ucciso brutalmente a Cura di Vetralla dal padre 44enne Mirko Tomkow. In queste ore la donna è ancora in stato di shock: è stata proprio lei a trovare il piccolo sgozzato e che giaceva in una pozza di sangue in camera da letto. Una violenza inaudita quella usata dal Tomkow, che è stato piantano dai carabinieri in ospedale: non è ancora chiaro se si sia voluto togliere la vita.
La mamma di Matias ha trovato il coraggio di confidarsi con il cappellano dell’ospedale dove si trova ricoverata. Il suo è un racconto straziante. “Con la morte del mio Matias ho perso tutto e la mia vita ora non vale più niente. Lui era lì sul letto con sangue addosso. Sapevo che voleva uccidermi, ero preparata a questo, non a perdere mio figlio” – così ha detto Marjola al cappellano. Le sue parole sono riportate anche dai quotidiani La Stampa e Corriere della Sera.
La mamma: “Continuavo a gridare”
La madre di Matias quel 16 novembre scorso è tornata a casa intorno alle 15:30. Matias era uscito da scuola intorno alle 12:30, prelevato da un parente come si faceva di solito quando la madre non poteva andare a prenderlo. Ed è in quelle due ore che succede qualcosa: il padre arriva, non si sa chi sia stato ad aprire la porta, forse proprio il bimbo. A stretto giro accade la mattanza.
Quando Marjola arriva le urla strazianti vengono udite dal vicinato. “Quando ho visto mio figlio sul letto tutto ricoperto di sangue ho creduto di impazzire. Per quello continuavo a gridare. Gridavo e non riuscivo a smettere. Faccio fatica a credere che Mirko gli abbia fatto tutto quel male”– queste le parole di Mrjola.
Sul caso continuano serrate le indagini dei carabinieri. Vetralla è oggi una cittadina sotto shock per quanto avvenuto. Gli amici di scuola di Matias hanno portato dei fiori e dei giocattolini sotto l’uscio di casa. Ai bambini, nell’istituto scolastico, con l’aiuto di una psicologa è stato spiegato che cosa è accaduto e perchè il loro compagno di scuola non è più tra di loro.