Natale, massimo 8 persone a tavola e mascherine obbligatorie. Lopalco: "Al cenone non invitate i no-vax"

Pier Luigi Lopalco a Sky TG24, ospite a "Timeline", ha invitato gli italiani di fare il cenone natalizio solamente con le persone vaccinate, forzando così i più indecisi a vaccinarsi.

Natale, massimo 8 persone a tavola e mascherine obbligatorie. Lopalco: "Al cenone non invitate i no-vax"

Circa tre giorni fa Pier Luigi Lopalco si è dimesso da assessore alla Sanità in Puglia, ma nonostante questa sua decisione sta continuando a rilasciare le sue interviste in vari salotti televisivi. L’epidemiologo, come tra l’altro già svelato in passato, si dichiara molto preoccupato che, durante i cenoni di Natale, potrebbero aumentare i casi di Covid-19.

Questa preoccupazione in realtà viene condivisa da molti esperti, e per questo motivo si starebbero studiando delle manovre molto pesanti da mettere in campo nelle prossime settimane. Oltre a un possibile lockdown riservato solamente ai non vaccinati, i virologi invitano gli italiani di non fare dei cenoni con numerose persone (massimo 6 o 8), bisogna stare attenti con i bambini e con gli anziani e soprattutto usare la mascherina.

Le parole di Pier Luigi Lopalco

Intervistato a Sky TG24 nella striscia dedicata a “Timeline“, Pier Luigi Lopalco afferma con convinzione: “Esiste anche un altro modo a cui stiamo ricorrendo poco, ovvero quello del sentimento sociale: io a casa mia a cena un mio conoscente o un mio amico non vaccinato non lo invito. Se tutti quanti cominciassimo a dire che se non sei vaccinato al cenone di Natale non ci vieni, credo che qualche altra vaccinazione si recupererà.

Sul green pass invece, oltre a dichiararsi totalmente favorevole al certificato idea, come riportato testualmente da “La Repubblica” mette sul tavolo un paio d’idee: “Lo si rilascia solo se o si è avuta l’infezione naturale, quindi se si è guariti dal Covid, o se si è vaccinati o se si ha una esenzione medica. Evitiamo quindi di fare un tampone per il Green pass ogni 3 giorni. Io penso che questo sarebbe ancora una volta aumentare il livello di incentivo a vaccinarsi”.

In un post precedente scritto su Facebook invece rivela che molteplici vaccini prevedono un ciclo primario d’immunizazione, con una o più dosi, oppure uno o più richiami a distanza di tempo. Infatti, sempre secondo l’esperto, bisogna aspettare che il sistema immunitario riconosca l’infezione virale e attivi quindi le sue difese. Gli unici a rischio quindi sarebbero, oltre le persone che hanno deciso di non vaccinarsi, quelli più deboli che ci mettono più tempo a montare le difese.

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