Il 50enne che due settimane fa è stato denunciato a Buccinasco, vicino Milano, per aver murato il cadavere della mamma in casa per due anni, ha raccontato alla trasmissione tv “Pomeriggio cinque” di Barbara D’Urso la propria versione dei fatti: “Non mi è piaciuto il taglio che è stato dato ad alcuni servizi, cioè che l’avrei fatto per i soldi”.
Non avrebbe agito per i soldi, ma perché non aveva accettato la morte della madre. Lo dichiara Dante, il 50enne che due settimane fa è stato denunciato per aver murato nella sua casa di Buccinasco, vicino Milano, il cadavere della madre.
L’accaduto
“Ho sbagliato e pagherò le conseguenze delle mie azioni, non sono qui a cercare scuse“, ha detto il 50enne, che ha poi proseguito dicendo di aver deciso di comparire in tv “perché non mi è piaciuto il taglio che è stato dato ad alcuni servizi, cioè che l’avrei fatto per i soldi. Io l’ho fatto perché non sono riuscito a staccarmi da mia mamma“, ha aggiunto l’uomo, che ha riferito di aver “sempre sofferto di problemi di affetti, quando mi vengono a mancare” e di essere “andato in tilt” dopo la morte della madre, arrivata in modo inaspettato anche se la donna era malata.
La madre del 50enne, Graziana, è deceduta a ottobre del 2019. L’uomo decise di nasconderne il corpo in sacchi di plastica, murando poi il cadavere in un armadio utilizzando dell’argilla. Da allora il 50enne ha continuato a incassare la pensione della madre, raccontando a tutti che la donna si trovava in ospizio: oltre 40mila euro i soldi incassati indebitamente, che gli sono valsi una denuncia per truffa aggravata ai danni dello Stato, oltre a quella per occultamento di cadavere.
“La mia intenzione non era quella di utilizzarli, ho dovuto farlo perché poi a gennaio è successo il fatto del Covid e non sono riuscito a trovare un posto di lavoro“, ha detto Dante a proposito della pensione della madre. Dalla donna comunque il 50enne, dopo aver estinto i debiti col Fisco, erediterà l’appartamento.
In merito a cosa sia accaduto nella testa del 50enne subito dopo la scomparsa della mamma, l’uomo ha cercato di spiegarlo così: “Non riesco ad accettare la morte, è più forte di me, ogni volta che muore una persona cara, non lo accetto. Ho pensato in quel momento di tenere la mamma con me. Quando è morta sono stata due o tre giorni lì con lei. Poi è passato troppo tempo e non potevo più denunciare la sua morte”. Chissà se le sue spiegazioni, fornite al momento in diretta tv, lo aiuteranno in qualche modo anche di fronte ai giudici.