Carabiniere no vax muore di Covid: contagiate la moglie medico e la figlia di 9 anni

Un carabiniere 59enne è deceduto a seguito di complicanze legate al contagio da Covid. Il militare, fermo no vax, aveva rifiutato il vaccino. Con lui si sono contagiate anche la moglie, anch'essa carabiniere e medico, e la figlia di 9 anni.

Carabiniere no vax muore di Covid: contagiate la moglie medico e la figlia di 9 anni

Questa è la storia di due coniugi, entrambi scettici rispetto al vaccino, nonostante facessero parte tutti e due delle forze dell’ordine e lei fosse medico. Dopo aver contratto il Covid, purtroppo lui non ce l’ha fatta.

Il luogotenente dei carabinieri di Milano del Secondo Nucleo sicurezza Mazzone è morto a 59 anni a seguito di complicanze legate alla malattia. La moglie, invece, l’ha preso in forma lieve e anche le condizioni della loro figlia di 9 anni migliorano.

La decisione di non vaccinarsi

Mazzone, come spiega Andrea Galli sul Corriere della sera, era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli,  per poi essere trasferito al Sacco, dove era stato inizialmente preso in cura. Assieme alla moglie, il carabiniere aveva deciso di non vaccinarsi, estendendo la decisione anche alla figlia di 9 anni, senza mai cambiare idea.  I colleghi del Comando di Moscova erano a conoscenza della sua posizione no vax, descrivendolo come un brav’uomo che però non voleva saperne di vaccinarsi. Gli stessi si sono sempre interrogati  sul perchè la sua decisione e quella della moglie, laureata in medicina, fosse così ferrea.

Anche per questo motivo non riescono a capacitarsi del decesso dell’uomo.. un decesso  che si sarebbe potuto evitare se solo il luogotenente si fosse vaccinato. L’uomo, infatti, dopo la scoperta della positività al virus, ha avuto complicanze respiratorie che hanno messo in crisi un quadro clinico già delicato.

I due coniugi non sono stati gli unici, poiché nonostante le opportunità di ricevere la dose in largo anticipo rispetto a milioni d’altri, nelle forze dell’ordine, carabinieri o poliziotti che siano, permangono quote di contrari, se non di tenaci oppositori. Che siano quote minoritarie, e non soltanto perché parliamo di un mestiere a forte esposizione con il prossimo, quindi a un alto potenziale di rischio di contrarre la malattia e veicolarla, nulla importa perché nulla cambia.

Mazzone, dicono i colleghi, aveva fatto coincidere questo no al vaccino con una sorta di personale regola ferrea da non violare, semmai da rafforzare. Come è possibile che, nonostante gli studi in Medicina e le specializzazioni, anche o soprattutto la moglie,  sia rimasta ferma sulle proprie posizioni, è una domanda che dalla mattinata di domenica tormenta chi con il luogotenente, anche in via Moscova, ha trascorso anni di operazioni, di quotidiano confronto con la casualità della vita e le sue fatali coincidenze, i rischi e i pericoli, e ancor prima le obbligatorie precauzioni, la famosa messa in sicurezza anche di se stessi. Tutto poteva essere evitato, si sente ripetere, ed è una riflessione ovvia nella sua devastante e inutile semplicità.

 

 

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