Cosenza, Emanuele pestato a sangue davanti scuola: il presunto aggressore confessa

Ha 16 anni il presunto aggressore di Emanuele, lo studente 14enne di Castrolibero (Cosenza) brutalmente pestato all'uscita della scusa. A due settimane dal grave episodio, si è autodenunciato.

Cosenza, Emanuele pestato a sangue davanti scuola: il presunto aggressore confessa

Ha commosso tutti la storia di Emanuele, lo studente di Castrolibero, in provincia di Cosenza, che è stato brutalmente pestato all’uscita di scuola due settimane fa.

Il suo aggressore ora ha un volto, un nome e un cognome. Poco dopo la pubblicazione del servizio di Fanpage, in cui per la prima volta la vittima ha parlato di quanto gli è accaduto, un 16enne ha confessato di essere il responsabile dell’accaduto e i genitori hanno immediatamente informato le forze dell’ordine.

L’accaduto

Il giovane, accompagnato dalla famiglia e dai suoi avvocati, ieri mattina si è presentato in caserma. Il giornale locale Cosenza Channel, di lì a poco, ha pubblicato una lettera di scuse del padre dell’aggressore, verso la vittima e la sua famiglia, dicendo: “Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita”.

L’uomo, che ha firmato la lettera, si è detto distrutto dal dolore, così come la moglie e madre del ragazzo. Prima che la notizia arrivasse alla stampa nazionale, le istituzioni erano intervenute sul fatto nettamente in ritardo e le persone presenti al momemo dell’accaduto, non soltanto studenti, non si erano presentate a testimoniare.

L’avvocato stesso di Emanuele, Sabrina Rondinelli, aveva rivolto un toccante appello per chiedere aiuto, dicendo: “Chi sa, parli”. Mamma Adele, in queste due settimane non si è mai arresa, denunciando il silenzio che gravitava attorno all’episodio e a suo figlio che, seppur fortunatamente fuori pericolo, è ancora debilitato, provato, ferito nel corpo e nell’anima.

Nonostante tutta la sua sofferenza, Emanuele aveva scelto di raccoltare la sua terribile esperienza a Fanpage che ha rivelato l’esistenza di un video, in possesso degli inquirenti, già passato al vaglio degli esperti. 24 ore dopo, un 16enne del posto ha confessato ai suoi genitori di essere il bullo protagonista della vicenda, nonchè l’autore del brutale pestaggio ai danni del povero Emanuele.

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