Trieste, cominciato lo sgombero dei portuali No Green Pass: Polizia usa gli idranti

I manifestanti attendevano gli agenti seduti dall'altro lato del Varco 4 al grido di "la gente come noi non molla mai". Un funzionario della polizia ha invitato le persone ad andarsene, ma loro hanno opposto resistenza. Fusaro: "Cose da regime autoritario".

Trieste, cominciato lo sgombero dei portuali No Green Pass: Polizia usa gli idranti

La Polizia di Stato e le forze dell’ordine hanno cominciato questa mattina a sgomberare i manifestanti che da giorni stazionavano dinanzi al Varco 4 del porto di Trieste. Come si sa, negli scorsi giorni i portuali del porto adriatico avevano cominciato una protesta che va contro l’obbligo del Green Pass Covid sul posto di lavoro. I poliziotti sono arrivati a bordo di alcuni mezzi antisomossa, e scendendo dagli stessi hanno invitato i manifestanti ad andare via. 

Chi protestava attendeva l’arrivo delle forze dell’ordine dall’altro lato del Varco 4, intonando il grido di “libertà, libertà” e “la gente come noi non molla mai”. A questo punto, visto che l’ordine di sgomberare non è stato messo in atto in maniera spontanea, la Polizia ha usato gli idranti dei mezzi per poter disperdere la folla. I poliziotti hanno cercato di disperedere la folla anche con alcune cariche, ma poi hanno nuovamente azionato gli idranti. Poco prima di lanciare nuovamente acqua, i poliziotti hanno tentato vanamente di alzare da terra i portuali che si tenevano per mano.

Malore per un portuale

Nelle prime fasi concitate dello sgombero un portuale ha avuto un leggero malore, per cui è stato allontanato dai colleghi. Un’ambulanza è giunta sul posto per soccorrerlo. Tra i portuali era anche presente Stefano Puzzer, leader della protesta. Sembra comunque essere stato ascoltato l’appello dei sindacati, che chiedevano di liberare il porto. 

Nello spiazzo antistante il Varco 4 ci sono un centinaio di persone. I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno affermato che le manifestazioni di dissenso devono esssere garantite, ma non possono impedire “ad un porto e ad una città di continuare a generare reddito e prospettive per il futuro”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il filosofo Diego Fusaro, che non ha gradito le scene che questa mattina sono arrivate da Trieste. “Scene dal Porto di Trieste che fanno venire i brividi. Le forze dell’ordine con gli idranti contro i manifestanti. Cose da pieno regime autoritario” – così ha sostenuto Fusaro, accusando poi i sindacati di essere “abbracciati” al Premier Mario Draghi. I portuali negli scorsi giorni avevano annunciato che lo sciopero sarebbe andato avanti fino al 20 ottobre. 

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