Lecce, condannata una maestra: avrebbe picchiato un bimbo disabile

Per una mestra di Casarano, in provincia di Lecce, è arrivata la sentenza: quattro anni e mezzo di reclusione più la sospensione perpetura dai pubblici uffici. Faceva ingionocchiare i bambini, poi questi dovevano pestare i piedi per "scacciare il diavolo".

Lecce, condannata una maestra: avrebbe picchiato un bimbo disabile

Quella che arriva da Casarano, in provincia di Lecce, è un vicenda davvero assurda e che lascia senza parole. In queste ore il Tribunale di Lecce ha condannato a quattro anni e mezzo di reclusione una maestra di 67 anni, accusata di maltrattamenti e lesioni nei confronti degli allievi di una scuola elementare. Stando all’accusa, i piccoli venivano costretti ad inginocchiarsi e poi dovevano pestare i piedi per poter “scacciare il diavolo”. In una occasione un bimbo disabile sarebbe stato anche picchiato.

Lei lo avrebbe colpito con uno schiaffo. Il piccolo aveva una protesi acustica all’orecchio e sarebbe stato colpito durante l’ora di ginnastica. Furono proprio i genitori di questo bambino a presentare una denuncia-querela presso l’Autorità Giudiziaria, cosa che poi diede avvio a tutti gli accertamenti del caso. Il 20 marzo 2018 il gup Michele Torriello della Procura della Repubblica di Lecce decise di rinviare a giudizio la docente, nei confronti della quale adesso è arrivato il verdetto. 

Docente colpevole

La docente, nel corso del processo penale, è stata giudicata colpevole. La conclusione del processo è avvenuta ieri davanti alla giudice della seconda sezione penale del tribunale di Lecce, Francesca Mariano. L’ammonatare della pena nei confronti dell’imputata, difesa dall’avvocato Giovanni Bellisario, è stato superiore alla richiesta avanza dalla pubblica accusa

Inoltre è stata riconosciuta una provvisionale ai genitori di una delle vittime, che si erano costituti parte civile durante il processo penale. L’imputata dovrà pagare 20.000 euro, 5.000 mila per il Miur e 5.000mila per l’istituto scolastico. Il resto del risarcimento sarà quantificato e successivamente liquidato in separata sede. 

La maesta è stata anche interdetta a vita dai pubblici uffici. Lei ha sempre negato i fatti e gli episodi che le sono stati contestati sia dall’Autorità Giudiziaria che dagli stessi genitori dei bambini. Durante le indagini la docente era stata anche colpita dal divieto di insegnare per circa 6 mesi. I bambini avrebbero raccontato ai genitori, una volta arrivati a casa, il clima di terrore che si respirava in classe. 

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