Un’anziana di 83 anni, dopo anni di soprusi, ha deciso di recarsi dai carabinieri per denunciare il figlio. Luomo di 60 anni, pur vivendo in un’altra casa con la sua famiglia, pretendeva ogni mese, con forza, 300 euro che sua madre doveva dargli in contanti.
Ma le richieste di soldi erano seguite da urla e minacce di morte talmente violente che l’83enne non ha mai potuto far niente, se non cedere, fino alla presa di coraggio e alla denuncia.
La denuncia e l’arresto
L’83enne si è recata dai carabinieri di Lucera, nel Foggiano, dopo aver dato il denaro a suo figlio: “Maresciallo, mi ascolti: io devo denunciare mio figlio“, queste le parole della donna, ancora prima di sedersi e di raccontare tutto agli agenti. Alle forze dell’ordine ha raccontato di micro-aggressioni finalizzate ad ottenere denaro senza opporre resistenza.
Una volta il figlio le ha bruciato la porta d’ingresso dell’abitazione, in quanto lei aveva provato a interrompere le continue richieste di denaro. Mentre sporgeva denuncia, la donna ha detto agli agenti che desidererebbe aiutarlo ma la pensione non basta nemmeno a lei. Ogni volta che ha provato ad opporsi a queste continue richieste di denaro, il figlio ha iniziato a reagire in modo sempre più forte, scagliando pugni e calci contro i mobili dell’appartamento.
Anche dopo la denuncia, l’uomo il 23 settembre scorso si è presentato presso l’abitazione della madre, minacciandola nuovamente per estorcele denaro. Per fortuna l’anziana ha chiamato il 112, mettendo in fuga il figlio. Ovviamente questo ennesimo episodio ha portato gli agenti ad agire per interrompere i comportamenti nei confronti dell’ 83enne. Le forze dell’ordine, rispondendo ad un’ordinanza voluta dal gip del Tribunale di Foggia, lo hanno arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di estorsione nei confronti della madre. Per fortuna tutto si è concluso per il verso giusto.