La notizia, che se confermata avrebbe dell’incredibile, è arrivata nella serata di ieri durante la trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, andata in onda su Rete 4 e condotta dal giornalista Mauro Giordano. Il programma, in queste prime settimane di messa in onda, si è occupato della pandemia di Covid-19, ponendo l’accento su alcuni punti che sarebbero poco chiari. Uno di questi riguarda propro l’agenzia del farmaco italiana, l’Aifa per l’appunto.
Secondo quanto rivelato dalla trasmissione, l’agenzia sarebbe sotto indagine da parte della Corte dei Conti per un presunto danno erariale. Nel mirino della magistratura contabile c’è la scelta dell’Aifa di aver rifiutato 10.000 dosi di farmaci monoclonali gratis. La scelta sarebbe avvenuta in una riunione del 29 ottobre 2020, periodo in cui il coronavirus Sars-CoV-2 stava cominciando a provocare nuovamente un nuovo picco di infezioni.
Tante le domande
Il programma Mediaset si è chiesto quindi come mai si è detto no ad ottobre se poi diverse dosi del farmaco sono state comprate a marzo. Tale domanda sarebbe circolata anche all’interno della stessa agenzia. Al centro della vicenda ci sarebbe quindi un utilizzo sperimentale e gratuito delle dosi. La Corte dei Conti vuole capire perché l’Aifa non ha mai collaborato nel rendere pubblico il verbale della riunione, come richiesto dal Tar del Lazio, che aveva ordinato di rendere pubblici i documenti
I farmaci con anticorpi monoclonali potrebbero comunque essere approvati a breve dall’Ema, l’agenzia europea del farmaco, in particolare il Regkirona. Sarebbe quindi un’arma in più per combattere il Covid-19: l’approvazione dovrebbe avvenire nei prossimi due mesi. Da molti esperti gli anticorpi monoclonali sono considerati una valida terapia per combattere la malattia sin dalle sue fasi iniziali.
“Dalle carte dell’inchiesta emerge inoltre il perché sia stato detto no ad un farmaco che avrebbe guarito migliaia di persone e permesso al sistema sanitario nazionale di trarne giovamento” – così si legge in una nota. Nelle prossime ore sicuramente potranno conoscersi ulteriori dettagli su questa vicenda che resta ancora tutta da chiarire. Non è escluso che la stessa Aifa possa rispondere all’inchiesta del programma televisivo.