Lo scorso giugno Luca Fusi, 22 anni, ha perso la vita in uno scontro tra barche sul lago di Como, mentre si trovava a bordo di un’imbarcazione con due amici.
Le indagini si sono chiuse e una 21enne belga è stata accusata di omicidio colposo. Verso di lei, la procura chiederà il giudizio immediato, mentre Massimo Schipilliti, avvocato difensore della ragazza, avrebbe manifestato l’intenzione di chiedere il patteggiamento.
La tragedia
I due ragazzi che si trovavano assieme a Luca sono stati sbalzati in acqua e recuperati dai soccorsi, per poi essere trasportati in ospedale. Per Luca, purtroppo, le cose sono andate diversamente in quanto è morto sul colpo per le gravi ferite riportate. Solo alcune settimane prima, un’altra imbarcazione è stata travolta da un grande motoscafo sul lago di Garda e l’incidente si è rivelato fatale per il 37enne Umberto e la 25enne Greta.
La morte di Luca, avvenuta a inizio giugno dell’anno scorso, quindi a inizio estate, ha sconvolto il comune di Guanzante, dove il giovane viveva e in cui, solo 1 anno prima, aveva conseguito la laurea in economia. Quel giorno stava trascorrendo del tempo piacevole con i suoi amici.
La 21enne agli arresti domiciliari
La 21enne belga Cèlia Wuttke è stata per 2 mesi agli arresti domiciliari, per poi tornare in libertà con alcune restrizioni. Nel corso dell‘interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, aveva raccontato che stava guidando il motoscafo del patrigno, battente bandiera belga, quando ha investito la piccola imbarcazione su cui c’erano Luca ed i suoi due amici.
La 21enne, che stava trascorrendo le vacanze con gli amici sul lago di Como, ha dichiarato di non essersi accorta dell’altra barca, forse per via della musica troppo alta, mentre è risultata negativa all’alcol test, cui è stata immediatamente sottoposta. I testimoni raccontano di aver sentito il boato per chilometri per via dell’impatto troppo forte.