Mattia si vaccina dopo essere finito in terapia intensiva a 17 anni: "Non fatelo solo per la discoteca"

Mattia , il paziente Covid più giovane ricoverato in terapia intensiva, si è vaccinato. Sui social ha lanciato un appello rivolto ai suoi coetanei: "Vaccinatevi, non fatelo solo per la discoteca".

Mattia si vaccina dopo essere finito in terapia intensiva a 17 anni: "Non fatelo solo per la discoteca"

Ieri mattina Mattia, con grande emozione, è entrato nel centro vaccinale per ricevere la sua prima dose di vaccino anti Covid . La sua storia ha fatto il giro d’Italia perchè è stato il paziente più giovane ricoverato per Coronavirus in terapia intensiva :aveva 17 anni ed era in perfetta salute. 

Un anno fa Mattia lottava tra la vita e la morte, in terapia intensiva a Cremona, dopo essere risultato positivo al Covid ma è riuscito a vincere la sua battaglia contro il virus dopo giorni. 

La vaccinazione

La vaccinazione rappresenta la seconda vittoria, immortalata in una foto che ha poi pubblicato sui social. Dall’Asst Cremona hanno fatto sapere che il ragazzo ha scelto di rendere pubblico questo momento per far comprendere, anche ai suoi coetanei, che è lunico modo per contrastare il virus. Tramite il suo profilo Facebook, Mattia si è rivolto ai suoi coetanei, invitandoli a vaccinarsi al più presto. 

Amici e coetanei, vaccinatevi”, si legge, continuando: “E non fatelo solo per andare in discoteca o per dare l’aperitivo, ma per proteggere voi e chi vi sta accanto”. Parole piene di grande maturità, quelle di Mattia, che non potrà mai dimenticare quei giorni trascorsi in ospedale, in particolare il 16 marzo del 2020 quando è stato ricoverato a Cremona con febbre e difficoltà respiratorie.

I medici hanno deciso di ricoverarlo in terapia intensiva e il 16 aprile, un mese dopo, è riuscito a vincere il virus, venendo dimesso dall’ospedale di Cremona. La prima dose vaccinale, che gli è stata inoculata ieri, ha rappresentato la sua seconda vittoria. Le parole toccanti del giovane, scampato alla morte lo scorso anno, dovrebbero invitarci a riflettere sull’importanza della vaccinazione come unico mezzo per non essere colpito dal virus. Mattia è stato fortunato a vincere la sua battaglia ma, per tanti altri, non è stato così. 

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