Tenendo fede ai proclami degli scorsi mesi, Twitter ha incominciato fattivamente a testare la Safety mode anti molestie: altre funzionalità, invece, restano ancora soggette a una fase di sviluppo, come appena scoperto, e rendicontato, dai leakers.
Era l’inizio dell’anno quando Twitter ammise d’essersi messa a lavoro su una serie di funzionalità in ottica anti-abuso e, a quanto pare, il momento dell’esordio di una di esse è appena giunto: nelle scorse ore, l’account ufficiale Twitter Support ha annunciato l’avvio di un test per la modalità Sicurezza, Safety mode, che permetterà alle persone di sottrarsi – per un certo lasso di tempo – alle cicliche ondate di invettive che investono abitualmente la piattaforma: il tutto avverrà grazie a un’impostazione che, posta nel relativo menu, alla sezione “privacy e sicurezza“, bloccherà per una settimana (lasso di tempo dopo il quale potrà essere riattivata) le interazioni da parte di alcuni utenti (con l’eccezione di quelli che si segue o con cui ci si twitta solitamente) scelti in base a parametri come “la relazione tra un account e gli account che rispondono“, il contenuto del tweet, le menzioni non corrisposte e/o ripetitive, e il linguaggio odioso.
Il test riguardante la funzionalità Safety mode di Twitter (su sito web e app mobile), nata in prima battuta per ridurre le interazioni di disturbo, con la conseguenza anche a migliorare la “la salute della conversazione pubblica“, coinvolgerà inizialmente 1.000 persone di lingua inglese, per lo più giornaliste o appartenenti a comunità emarginate, individuate dalla società dopo essersi consultata con esperti dei diritti umani, della sicurezza online, e della salute mentale.
Dal leaker Alessandro Paluzzi, poi, sono giunte diverse indiscrezioni su funzioni ancora in sviluppo e quindi non ancora palesi, destinate forse a un futuro rilascio. Tra queste risulta presenta la possibilità che in futuro si possano modificare le immagini della Galleria sfruttando l’editor sino a poco tempo fa presente nei defalcati Fleets (le Storie del canarino azzurro).
Da qualche tempo, hanno iniziato a profilarsi rosei orizzonti per i creators di Twitter, come confermato dal varo sperimentale della funzionalità di mecenatismo “Tip Jar“, barattolo delle mance, e dal timido test della feature “Super Follows“, in base a cui gli utenti si abbonano ai profili di coloro da cui vogliono ricevere contenuti esclusivi. Sempre secondo Paluzzi, nell’ambito di queste ed altre funzioni, prima o poi potrebbe essere possibile avvalersi della criptovaluta Bitcoin usando, come ipotizzato dal portale The Block, l’infrastruttura “Lighting Network” dell’app Strike (scelta dal CEO Jack Dorsey anche come base per l’exchange decentralizzato di un’altra sua “creatura”, la piattaforma di pagamenti online Square).