Legge 104, continua la guerra ai falsi invalidi

Proteste dall'associazione "Insegnanti in movimento" dopo l'inchiesta sui falsi invalidi della Digos e della procura di Agrigento. Sarà chiesto un incontro con il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede per consegnare le quasi cinquecento firme

Legge 104, continua la guerra ai falsi invalidi

Le parole di Dorenzo Navarra, di Sciacca, uno dei rappresentanti dell’associazione “Insegnanti in movimento”, che unisce le proteste di docenti e lavoratori della scuola sugli abusi della legge 104, risuonano forti dopo quanto emerso dall’inchiesta portata avanti sui falsi invalidi dalla Digos e dalla Procura di Agrigento. Ecco cosa dice: Chiederemo un incontro con il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede per consegnare le quasi cinquecento firme raccolte contro gli abusi della legge 104, ma al momento non sono previste iniziative di protesta o sit-in perché la Digos e la magistratura stanno lavorando bene e hanno già portato i primi nuovi segnali di cambiamento riaccendendo la speranza di chi per anni si è visto scavalcare nei trasferimenti da falsi invalidi con la 104. Abbiamo fiducia nel lavoro di magistrati e poliziotti e siamo certi che otterranno presto altri risultati anche per quanto riguarda il mondo della scuola, ci costituiremo parte civile al processo, ci auguriamo che da parte del Provveditorato non ci sia ostruzionismo».

E’ emerso infatti che dopo l’operazione “La carica delle 104” numerosi insegnanti che hanno ottenuto il trasferimento grazie ai benefici previsti dalla 104 sono stati riconvocati dall’Inps e dall’Asp per eseguire nuove visite mediche. Intanto l’inchiesta procede e si aspettano nuovi sviluppi, ma nel frattempo gli insegnanti agrigentini continuano la loro protesta su Facebook e raccontano storie di abusi dei colleghi “falsi invalidi” denunciando la verità. Inoltre chiedendo di riportare l’attenzione su questo angoscioso problema per scoprire ulteriori fatti inediti e scandalosi.

Una di loro, Tiziana Lo Iacono, denuncia apertamente e dice che questo schifo deve finire: la donna racconta la sua storia, e di come dopo 23 anni di servizio ancora non riesce a rientrare in provincia, perché sempre sorpassata da questa o quell’altra falsa invalida. Una vergogna che, sempre dalla proteste di Tiziana, deve finire, e la donna spera che questa sia finalmente la volta buona. Una proposta di Vito Salvaggio potrebbe essere ritenuta attendibile per scoprire gli elementi falsi, e dice: “Perché non chiediamo copia di tutte le segnalazioni fatte dal Provveditorato alle forze dell’ordine e alla magistratura sulle 104 false dal 2002 ad oggi ?“. E si scoprirebbero altri scandali!

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