Lampedusa, trovato a 90 metri di profondità il barchino affondato alla fine di giugno

Il relitto si era capovolto durante un'operazione di salvataggio il 30 giugno scorso. L'imbarcazione affondata è stata trovata dalla nave Dattilo della Guardia Costiera con l'aiuto di un robot sottomarino. Continuano le ricerche dei dispersi.

Lampedusa, trovato a 90 metri di profondità il barchino affondato alla fine di giugno

Alla fine è stato individuato il barchino affondato nella giornata del 30 giugno scorso a 5 miglia da Lampedusa durante un’operazione di salvataggio. Lo fa sapere la Guardia Costiera, che nelle scorse ore ha recuperato i corpi di 9 migranti annegati durante l’affondamento. Il natante si trovava a circa 90 metri di profondità ed è stato individuato grazie all’ausilio di un robot sottomarino (ROV) dalla nave Dattilo della Guardia Costiera. Su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, il 5 luglio scorso erano cominciate le operazioni di ricerca dei naufraghi tra Lampedusa e l’isola di Lampione. 

Uno dei corpi giaceva adagiato all’interno dello scafo, mentre tutti gli altri si trovavano sparsi sul fondale intorno alla barca. La Guardia Costiera fa sapere che le operazioni di ricerca dei dispersi continueranno anche nei prossimi giorni. L’imbarcazione affondata è lunga 8 metri. Quando il natante si è ribaltato, molti migranti sono finiti in mare e 46 di loro sono stati condotti in salvo. Per altri sette richiedenti asilo non vi è stato nulla da fare. 

Salme trasportate a riva

Le salme delle sette persone decedute sono state poi portate a riva. I 46 superstiti, 29 uomini e 17 donne, sono tutti di provenienza subsahariana. Su quel barcone, partito da Sfax, in Tunisia, ci sarebbero state 62 persone. All’appello mancavano proprio i 9 dispersi che sono stati trovati senza vita sul fondale del mare. 

Al momento del salvataggio, il 30 giugno, due donne sono state portate in ospedale a Palermo, una a causa di un edema polmonare e l’altra perchè in stato di gravidanza. Non appena il meteo migliorerà la Guardia Costiera procederà con le operazioni di ricerca, che come già detto continueranno nei prossimi giorni. 

Si tratta dell’ennesima tragedia che avviene nel Mediterraneo, e che vede come vittime richiedenti asilo che si recano sul nostro territorio nazionale o in Europa per cercare fortuna. Nelle prossime ore potranno sicuramente conoscersi ulteriori particolari su questa triste vicenda che sconvolto Lampedusa e l’Italia intera. 

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