Si è spenta da pochissimo la mitica Raffaella Carrà che meno di un mese fa, il 18 giugno scorso, aveva compiuto 78 anni. Colei che col suo caschetto d’oro e la sua strabordante energia aveva conquistato intere generazioni diventando una vera e propria icona.
Showgirl e conduttrice, ma anche cantante e attrice, Raffaella Carrà è stata capace di rendersi protagonista indiscussa con una carriera leggendaria legata ad una forza inarrestabile che le ha permesso di imporsi ai vertici dello star system mondiale.
Una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo sì che , nonostante la malattia che da qualche tempo aveva attaccato il suo corpo minuto, nulla ne trapelasse in proposito e, soprattutto,non trapelasse la sua profonda sofferenza.
Un calvario vissuto in forma strettamente personale quasi a non voler offuscare la sua scintillante carriera che doveva essere ricordata con la luminosità che la ha caratterizzata tanto che , ricordiamo, solo lo scorso anno era stata incoronata icona sexy da The Guardian e questo inverno era uscito un docu-film spagnolo ispirato alle sue gesta. Qualcuno infatti ha scritto che “Gli omaggi migliori sono quelli che si ricevono in vita” e questi omaggi avevano raccontato benissimo cosa rappresentasse Raffaella Carrà per noi italiani.
Una donna che aveva conosciuto la sofferenza non riuscendo a diventare madre pur desiderandolo molto ma che aveva saputo intravedere altre luci nel suo cammino tanto da sentirsi mamma dei numerosi suoi collaboratori -che ne adoravano le capacità in scena ma anche e soprattutto le abilità da autrice– per i quali ora è decisamente l’ora più triste.
Nelle sue ultime disposizioni pare Raffaella abbia chiesto una semplice bara di legno grezzo e un’urna per contenere le sue ceneri. Immediato il cordoglio da parte di quanti la hanno conosciuta, ammirata ed amata sia personalmente che via etere.