La celebre piattaforma di microblog Twitter, da poco bannata in Nigeria, si è cimentata, nelle scorse ore, in alcuni rilasci funzionali di piccolo cabotaggio, avviando anche un test dedicato ai creators: in compenso, sono in lavorazione molte funzioni dedicate alla privacy, destinate ad arrivare in futuro, ed alcune funzioni relative agli Spaces e ai messaggi diretti.
Lo scorso Aprile, la leaker Jane Manchun Wong scoprì lo sviluppo, da parte di Twitter, di una funzione, poi subito rilasciata su iOS, che permetteva di applicare uno sfondo personalizzato ai Tweet condivisi nei Fleets: secondo Testing Catalog, dopo l’avvio dello sviluppo in quel di Maggio, la stessa funzione è ora a disposizione anche per gli utenti di Android, con una routine d’uso che prevede pochi step. Nello specifico, basta scegliere “Condividi in un Fleeet” nello sharing menu di un Tweet e, tippando sull’icona della fotocamera, sarà possibile catturare una foto, poi personalizzabile con didascalie, testi alternativi, e adesivi (twemoji).
Sempre in tema di rilasci, come rendiconta WindowsBlogItalia, Twitter ha aggiornato la sua app per Windows 10 che, ora, oltre a una nuova icona, diventa una progressive web app (PWA) basata sul rendering del browser Edge.
Secondo il redattore Andrew Hutchinson di Social Media Today, l’app di Twitter ha avviato un test, in favore dei creators, che aiuterebbe i loro follower a iscriversi a un servizio di newsletter: in pratica, sotto l’area delle informazioni di profilo, sarebbe stato posizionato un pulsante “Iscriviti” che, toccato, mostrerebbe le info delle newsletter (inviate tramite Revue), permetterebbe di leggerne uno stralcio d’esempio, e consentirebbe di abbonarvisi dopo aver ricevuto, all’account associato, una mail di conferma. Secondo l’autore, non è da escludersi che il social inserisca anche una funzione “iscriviti alla newsletter” in calce ai tweet.
Dal product e privacy designer della piattaforma, Dominic Camozzi, arriva l’ammissione secondo cui il suo team sarebbe al lavoro su diverse opzioni per offrire un maggior controllo su chi ci può menzionare: oltre all’impostazione che permetterebbe di selezionare il target di utenti abilitati a citarci (tutti, coloro che si seguono, personalizzato), e il lasso di tempo della misura (1/3/7 giorni), sarebbero allo studio l’opzione “Annulla te stesso da questa conversazione” che, applicata a un tweet storm, scollegherebbe l’@handle dell’utente, pur lasciandolo presente ma non cliccabile nel cinguettio di partenza, in modo da non esser coinvolto nel prosieguo della discussione. Nel caso si ricevesse la notifica di menzione da un utente che non si segue, via “Annulla te stesso”, si potrebbe prevenire ulteriori menzioni dall’utente che ci abbia citato la prima volta, mentre – per sottrarsi a linciaggi pubblici – sarebbe in sviluppo una funzione che, ravvisando un picco di menzioni per il proprio @handle, permetterebbe di mettere in pausa tutte le menzioni per almeno 24 ore: giusto il tempo necessario a che gli haters si cerchino un nuovo bersaglio.
Dal leaker Alessandro Paluzzi, infine, arrivano diverse rivelazioni, secondo cui Twitter sarebbe impegnata nel progettare un sistema per cercare (via icona della lente d’ingrandimento) gli Spaces Live all’interno del Tab dedicato appunto agli Spaces, e nell’allestire un’opzione “rispondi dopo” per i messaggi, con la facoltà di settare in tal modo una conversazione semplicemente swippandola a destra.