Khrystyna Novak, Francesco Lupino confessa: è lui l’assassino della 29enne ucraina

Francesco Lupino è l'assassino della 29enne ucraina Khrystyna Novak. Lo ha confessato al termine di un lungo interrogatorio durato 9 ore. Il movente sarebbe la vendetta nei confronti del fidanzato della vittima.

Khrystyna Novak, Francesco Lupino confessa: è lui l’assassino della 29enne ucraina

C’è finalmente una svolta nelle indagini sull’omicidio di Corte Nardi, piccola località in cui si è consumato l’omicidio di Khrystyna Novak. Il principale sospettato, già arrestato 3 mesi fa, il tatuatore fiorentino Francesco Lupino, ha confessato: “L’ho uccisa io”.

Il 49enne di Fucecchio, in provincia di Firenze, residente nella frazione di Castelfranco di Sotto (Pisa) aveva sempre respinto le accuse ma, dopo 9 ore di interrogatorio incalzante, ha confessato.

La scomparsa della Novak e il ritrovamento del corpo

La Novak era scomparsa nel nulla nella notte tra l’1 e il 2 novembre scorso, dalla casa in cui viveva con il fidanzato, ex socio in affari illeciti proprio con Lupino, arrestato pochi giorni prima nel corso di un blitz antidroga. Il cadavere della ragazza è stato ritrovato il 21 maggio in un casolare abbandonato, vicino a Corte Nardi,  avvolto in un cellophane trasparente e chiuso con il nastro adesivo. 

Il cadavere è stato riconosciuto dell’anello che le era stato donato dal fidanzato e che lei portava non all’anulare ma al dito medio. A un paio di chilometri di distanza dal casolare, nel Canale Imperale, è stata rinvenuta, avvolta nel fango, anche una pistola. 

La ricostruzione dell’omicidio

Francesco Lupino, la notte dell’omicidio si sarebbe introdotto in casa della Novak, ballerina presso un night di Altopascio (Lucca) e l’ha uccisa, sparandola con una pistola che ha poi gettato in un canale, per vendicarsi del fidanzato di lei che aveva deciso di uscire fuori dal giro e collaborare con la giustizia.

Il movente dell’omicidio sarebbe la vendetta, visto che il fidanzato della 29enne ammise le sue responsabilità, dicendosi pronto a “vuotare il sacco e uscire dal giro”, indicando Francesco Lupino come complice nei suoi affari illeciti. Lupino è crollato al termine di un lungo interrogatorio, durato 9 ore, effettuato dal pm Egidio Celano e dal capo della mobile Fabrizio Valerio Nocita, in presenza del legale dell’assassino, in carcere dal 23 marzo.

Gabriele Toti, sindaco di Castelfranco di Sotto, ha così commentato: “Quest’ultima notizia segna, di fatto, il punto finale di questa triste e drammatica vicenda che ha visto una giovane vita spezzata”, rinnovando il cordoglio ai familiari della vittima, ai quali va la sua più sincera vicinanza. 

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