Quella che sto per raccontarvi è una commovente storia che arriva dal nord dell‘India, lungo il fiume Gange, nello stato dell’Uttar Pradesh. Qui, mentre Gullu Chaudhary stava navigando con la sua piccola imbarcazione lungo il sacro corso d’acqua, la sua attenzione è stata attirata da un flebile pianto, proveniente da una piccola scatola galleggiante.
Il barcaiolo, avvicinandosi, ha scoperto che la scatola non era vuota, ma che al suo interno, con grande stupore, c’era una neonata appena abbandonata. Ai giornali locali, l’uomo ha spiegato che la piccola è stata ritrova taavvolta in una sciarpa rossa, in una scatola decorata con immagini di divinità Indù.
La ricostruzione dell’accaduto
Il barcaiolo ha raccontato che, nonostante tutti udissero il pianto, nessuno presente sulla riva del fiume si è fatto avanti, tranne lui che si è avvicinato alla scatola. e ha salvato la vita alla piccola che è stata trasportata in ospedale, dove attualmente è ricoverata, prima di essere affidata ad un orfanotrofio.
Il governo dello stato dello Uttar Pradesh ha dichiarato che sosterrà tutte le spese dper l’allattamento della piccola, mentre il ministro Yogi Adityanath ha annunciato che il barcaiolo sarà ricompensato per il suo esempio di umanità. La polizia ha detto che sulla scatola sono indicate la nascita, l’ora e il nome Ganga, il nome hindi del fiume Gange.
Ovviamente sul caso è stata aperto subito un fascicolo contro ignoti da parte delle autorità locali ma si sospetta che la piccola sia stata vittima di una pratica ancora oggi in uso in alcune zone del Paese dove le femminucce vengono abbandonate in fasce perchè viste come un onere finanziario per le famiglie più povere. L’ipotesi degli inquirenti è che la bimba, di 21 giorni, sia stata affidata alle acque del fiume “sacro” da qualcuno che comunque la amava: al suo fianco c’era un foglio con tutte le indicazioni astrologiche relative alla sua nascita e con il nome: Ganga, come il fiume.