Sono arrivati in Italia dal Bangladesh, seguendo la rotta libica, ma per dieci migranti sbarcati a Lampedusa il viaggio è finito in quarantena, in quanto sarebbero stati trovati positivi alla variante indiana del Covid-19. I casi di infezione da coronavirus in questione sono stati identificati alla fine di maggio, ma solo in queste ore si è avuto il riscontro dal sequenziamento delle parti del virus presenti nel corpo di queste persone. I soggetti erano appunto positivi alla mutazione “Delta” del Covid, quella appunto “indiana”.
Intanto, nelle ultime 24 ore, a Lampedusa sono arrivati 1.350 profughi a fronte di una capienza di 250 ospiti che ha l’hotspot dell’isola. Numeri che cominciano a preoccupare le autorità, in quanto diversi migranti sono stati già trovati positivi al coronavirus Sars-CoV-2. Gli infetti positivi alla variante “Delta” stanno comunque bene e sono asintomatici.
Igor Gelarda: “Disastro annunciato”
E parla di disastro annunciato Igor Gelarda, responsabile dipartimenti della Lega in Sicilia, che giudica la situazione assolutamente scandalosa. “L’arrivo della variante Delta attraverso gli immigrati a Lampedusa è semplicemente scandaloso. Si tratta della cronaca di un disastro annunciato. Gli inglesi stanno pagando le conseguenze di questa variante che è capace di bucare più facilmente i vaccini” – così ha spiegato Gelarda.
Infatti, nel Regno Unito, dopo un periodo in cui le infezioni erano scese di molte unità al giorno, in queste settimane hanno ricominciato ad aumentare, spinte soprattutto dalla variante indiana del coronavirus. Il Premier Boris Johnson ha infatti rinviato le riaperture e la fine di tutte le restrizioni di un mese.
Gelarda ha chiesto che gli sbarchi cessino immediatamente. Se la variante cominciasse a diffondersi in maniera capillare nel nostro territorio potrebbe mettere in seria difficoltà la campagna vaccinale, oltre a mandare nuovamente sotto stress le strutture sanitarie. Matteo Salvini, leader della Lega, ha annunciato che presto avrà un incontro con il Premier Mario Draghi per discutere la situazione degli sbarchi.